Media e agricoltura, delicato comunicare la qualità

Tra una simpatica sfida tra etichette italiane ed etichette spagnole e un’esibizione di grandi chef, tra un massaggio antistress a base di extravergine e la presentazione di un frantoio di ultima generazione, la seconda giornata di MedOliva ha confermato il successo di questa manifestazione che, già alla sua prima edizione, sembra incontrare il consenso generale. Ma quella di domenica è stata anche una giornata di confronti, spesso serrati. Tema del giorno, l’importanza della comunicazione in un settore, quello agroalimentare, mai così in primo piano come in questi ultimi mesi.

Il convegno – Proprio per approfondire l’argomento, la mattina si è aperta con il convegno“Terra e media: un rapporto inquinato”; promosso dalla rubrica del Gr1 Rai, "Speciale Agricoltura”, l’incontro, moderato da Sandro Capitani, curatore della rubrica del Gr1 Rai, ha visto partecipazione dell’inviato del Tg2, Luciano Ghelfi; di Antonio Ricci, coordinatore della rivista Olivo e Olio de Il Sole 24 Ore; della redattrice dell’Ansa Agroalimentare, Alessandra Moneti; di Carlo Cambi, direttore della rivista Wine Passion e di Mauro Rosati Segretario Generale della Fondazione Qualivita.

Terra e media – Dall’incontro è emerso un quadro preoccupante di quelli che sono oggi i rapporti tra la stampa e il prodotto olio italiano, troppo spesso spersonalizzato e volutamente allontanato dalla sua identità territoriale, secondo Ricci. Mentre Rosati ha sottolineato la preoccupante tendenza a una omologazione del prodotto spinta dagli interessi delle multinazionali che operano un tipo di informazione totalmente diversa, orientata verso il brand commerciale e non certo verso la tipicità e tracciabilità del prodotto. Proprio per questo dal tavolo dei relatori è giunto l’invito, rivolto a tutta la stampa che si occupa di agroalimentare a perseguire una obiettività di informazione che crei un trait d’union fra produttore e consumatore, traendo dal primo informazioni chiare e veritiere da trasmettere al consumatore.

L’informazione, ma anche il lavoro delle istituzioni, sono stati gli argomenti posti al centro del Ring, incontro-scontro nel corso del quale Davide Paolini e Beppe Bigazzi, due dei nomi più noti tra i comunicatori del pianeta enogastronomico, hanno sottolineato di fronte a un foltissimo e calorosissimo pubblico, la difficile situazione nella quale versa il comparto olivicolo italiano, schiacciato da mille problematiche e poco aiutato anche da leggi e autorità.

 

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