Vini ad arte, la Romagna celebra il Sangiovese

Anteprima del 2009 per il Sangiovese di Romagna. Domenica 22 e lunedì 23 febbraio è in programma Vini ad Arte, evento organizzato dal Convito di Romagna al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. La manifestazione sarà tutta dedicata ad uno dei vitigni più conosciuti d’Italia, che fino a oggi è stato, a torto, attribuito principalmente alla Toscana. L’evento, aperto la domenica al pubblico e il lunedì agli operatori, terrà infatti a battesimo l’anteprima della nuova annata di questo straordinario vino, che nulla ha da invidiare ai più noti cugini toscani.

Il programma – La domenica dalle 14 alle 19 e il lunedì dalle 11 alle 22 saranno in degustazione 150 vini del territorio romagnolo. Durante le giornate i visitatori avranno l’opportunità di conoscere il Convito di Romagna grazie alle sue otto aziende. Il Convito è un consorzio volontario che riunisce Tre Monti, Stefano Ferrucci, Fattoria Zerbina, Poderi Morini, Calonga, Drei Donà – La Palazza, San Patrignano e San Valentino, aziende che hanno fatto del Sangiovese la propria bandiera, conosciute nel mondo ma strettamente legate alla propria terra. Accanto ai soci del Convito di Romagna, saranno presenti anche venti produttori del territorio: Monticino Rosso, Costa Archi, Gallegati, Villa Liverzano, Vigne dei Boschi, Bragagni Andrea, La Collina, Francesconi Paolo, Cà di Sopra, Tenimenti San Martino, Casetta dei Frati, Villa Papiano, Il Pratello, Tenuta Pennita, Villa Bagnolo, Casetto dei Mandorli, San Lorenzo in Scanno, Tenuta Volpe. Ci sarà infine un’area agli champagne, con alcune delle sue migliori espressioni quali Delamotte e  Salon, insieme alle denominazioni AOC Faugères, AOC St Chinina e AOC Coteaux du Languedoc. In rappresentanza di queste ultime, saranno presenti le aziende Domaine Le conte des Floris, Domaine La Croix Vanel, Domaine Stella Nova, Domaine de Clovallon, Mas d’Alezon.

Non solo vino – Durante Vini ad Arte si potrà degustare anche la famosa Bombetta della Murgia, un fagottino di capocollo di maiale ripieno di formaggio pecorino o vaccino (canestrato Pugliese), prezzemolo, sale e pepe. La sua unicità è nella cottura: il formaggio all’interno tende a fondersi creando una vera esplosione di gusto. La bombetta nasce circa quarant’anni fa ad opera di macellai di Martina Franca in Valle d’Itria e viene tradizionalmente proposta come specialità da infilzare negli spiedi per la cottura alla brace. Sarà la condotta Slow Food di Alberobello a presentare agli ospiti della manifestazione questa vera delizia. L’evento sarà anche un’opportunità per visitare il Museo Internazionale delle Ceramiche, una delle grandi eccellenze del territorio. Come il vino, anche la ceramica affonda le proprie radici nell’argilla, ed è per la città di Faenza e l’intera regione motivo di alto vanto grazie alle sue origini secolari.

Rosanna Paliotta

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