Rifiuti in legno, nel 2009 aumentata la percentuale del recupero

Meno 23 per cento di imballaggi in legno circolanti in Italia nel 2009, ma +5 punti percentuali nella quantità avviata al recupero, che per la prima volta supera il muro del 60 per cento (era il 55,6 per cento nel 2008). Il 2009 è stato un anno di luci e ombre per il settore degli imballaggi in legno (pallet, cassette per l’ortofrutta, casse industriali), come è emerso nel corso del quarto Convegno Nazionale del settore promosso da Rilegno (il consorzio nazionale che coordina e promuove raccolta, recupero e riciclaggio degli imballaggi in legno) e da Conlegno (Consorzio Servizi Legno-Sughero), a cui hanno partecipato oltre 130 operatori del settore.

Meno merci, meno imballaggi – Il calo degli imballaggi in legno in Italia nel 2009 è direttamente legato alla crisi economica e dei consumi che ha investito l’intero sistema produttivo del nostro paese, e non solo. Un fenomeno che ha toccato anche gli altri materiali solitamente utilizzati per gli imballaggi (acciaio, alluminio, carta, plastica, vetro): l’immesso al consumo complessivo dell’intero sistema Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) registra infatti meno 11,7 per cento nel 2009 rispetto al 2008. Il legno risulta il settore più colpito: il calo registrato è di -626.000 tonnellate, per un totale di 2 milioni 94.000 tonnellate di imballaggi immessi al consumo sul territorio nazionale. E’ un dato addirittura più basso di quello di 10 anni fa, quando, nel 1999, gli imballaggi in legno erano 2 milioni 396.000 tonnellate.

Meno imballaggi, ma più avviati al recupero – Complessivamente, nel 2009 Rilegno ha gestito direttamente 1 milione e 531.800 tonnellate di rifiuti legnosi in tutta Italia (non solo imballaggi, ma anche rifiuti ingombranti come mobili rotti provenienti dalla raccolta cittadina). Se consideriamo solo i rifiuti da imballaggi di legno, il consorzio ne ha avviati a recupero, grazie alla sua gestione diretta, circa 789.000 tonnellate (il 52% di quanto complessivamente raccolto e avviato a recupero da Rilegno).  Se si sommano queste 789.000 tonnellate alla quantità di rifiuti da imballaggi di legno raccolti da soggetti terzi, si raggiunge un totale di 1.267.800 tonnellate di rifiuti provenienti da imballaggi in legno avviati a recupero, che corrisponde al 60,6% dell’immesso al consumo: una cifra decisamente soddisfacente, ormai quasi doppia rispetto agli obiettivi previsti dal Testo Unico Ambientale 152/2006 (fissati al 35% di recupero di rifiuti provenienti da imballaggio, per la materia prima legno). Questi imballaggi recuperati non hanno tutti lo stesso destino. Nel 2009 quasi 1 milione di tonnellate sono state avviate al riciclo meccanico a materia prima presso le industrie del riciclo, dove diventano pannello truciolare; 206.000 tonnellate provengono dalla rigenerazione di pallet riparati, 9.000 tonnellate sono state avviate al compostaggio e 55.800 sono stati avviati al recupero energetico.

La rete di Rilegno per raccogliere rifiuti in legno in tutta Italia –  Il “sistema” Rilegno, ormai rodato da più di 10 anni, si basa su una rete di convenzioni con Comuni, aziende, soggetti pubblici e privati per organizzare il recupero del legno in maniera capillare sul territorio nazionale (sia da rifiuti da imballaggi in legno, sia da rifiuti legnosi di altra natura). Il numero di accordi stretti da Rilegno con i Comuni in tutta Italia nel 2009 è salito ulteriormente, fino a sfiorare 325 convenzioni a fine 2009 e 4.713 Comuni coperti (+74 comuni rispetto al 2008), per un totale di oltre 41 milioni di abitanti serviti, il 70% della popolazione complessiva. Nel 2009 sono stati raccolte su superficie pubblica oltre 490.000 tonnellate di rifiuti legnosi: è il 5% in più rispetto al 2008. Un incremento della raccolta più sostenuto al Sud (+10%), significativo al Nord (+5%), quasi stabile al Centro (+1%).Le piattaforme di raccolta convenzionate con Rilegno sull’intero territorio nazionale, dove i rifiuti in legno vengono conferiti e ridotti di volume per essere avviati al recupero, hanno sfiorato quota 369 a fine 2009, 7 in più rispetto al 2008, garantendo la copertura su tutte le regioni italiane.

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