Il buono stato di salute delle foreste toscane

Godono buona salute le foreste toscane e anche l’occupazione nel settore, in un anno di crisi come l’attuale, cresce. Un dato emerso dal RAFT, il rapporto sullo stato delle foreste in Toscana presentato oggi a Firenze nella sala Pegaso di palazzo Strozzi Sacrati.

Occupazione in aumento – La cooperazione agro-forestale, ad esempio, ha registrato anche nel 2009 un incremento degli occupati superiore al 10%, confermando una tendenza in corso ormai da molti anni.
Si tratta, inoltre, di un tipo di occupazione non scontata, che riguarda un numero esiguo di lavoratori extracomunitari e una quota piuttosto elevata di donne (8,5% del totale), in un settore notoriamente appannaggio quasi esclusivo della manodopera maschile.
Altri settori hanno mostrato incrementi più modesti, complessivamente il numero di addetti del comparto raggiunge, in Toscana, le 10.460 unità (+1% rispetto al 2008).
Aumenta il numero di im prese che si occupano di trasformazione del legno: raggiungono quota 5.708, con un incremento del 14%. Crescono anche le opportunità per l’impiego del legno per la costruzione di abitazioni civili. Il Rapporto dedica a questo uno dei suoi focus, con una serie di informazioni sulle modalità costruttive dell’edilizia civile in legno, per la quale si promuove l’impiego di materiale toscano. È in questo contesto che, come prima azione verso la ricostituzione di una filiera del legno toscano nel settore delle costruzioni, sono state redatte e presentate nel luglio 2009 le “Linee Guida per l’Edilizia in legno in Toscana”.
A Firenze sono anche iniziate le costruzioni di veri e propri condominii fino a sei piani, costruiti interamente in legno.

Oltre 20 milioni di euro per interventi sul patrimonio agroforestale – La gestione delle foreste pubbliche toscane ha interessato l’1,77% della superficie del patrimonio agroforestale regionale con un introito pari a circa 2,3 milioni di euro, mentre per le foreste di proprietà privata, la superficie interessata dalle utilizzazioni è stata pari al 2,1%. Regione Toscana ha valorizzato i beni del patrimonio agricolo forestale con interventi strutturali destinati, oltre che allo svolgimento delle attività economiche anche all’uso sociale del bosco e quindi alla sua fruizione pubblica, come nel caso della realizzazione e manutenzione di aree di sosta, di rifugi e di viabilità. Sul Piano forestale, nel 2009 sono stati assegnati agli Enti competenti, finanziamenti per la gestione ordinaria, effettuata con manodopera in amministrazione diretta, e per la valorizzazione del patrimonio agricolo-forestale regionale, per gli interventi pubblici forestali e per le attività di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi, il tutto per un importo totale di circa 14,2 milioni di euro, sostanzialmente uguale a quello erogato nel 2008. I progetti per interventi straordinari per l’anno 2009 sono stati finanziati per una cifra pari a circa 4,6 milioni di euro sul Piano forestale, confermando anche in questo caso, l’importo dell’anno precedente.

Oltre 10 milioni di euro dal Piano di Sviluppo Rurale – Il 2009 è stato anche l’anno di una più completa attuazione del Piano di Sviluppo rurale che ha confermato i risultati dell’anno precedente, in termini di domande e finanziamenti richiesti, e ha portato all’assegnazione agli Enti competenti di circa 1,1 milioni di euro per la prevenzione e il ripristino dei boschi danneggiati da calamità naturali, incendi e dissesti idrogeologici, e di circa 2,1 milioni di euro come interventi non produttivi, per la manutenzione del demanio o interventi per uso sociale del bosco. Mentre agli altri Enti sono stati assegnati circa 2,5 milioni di euro per interventi di interesse pubblico o di gestione dei boschi di proprietà. Nel caso dei privati, l’assegnazione è stata di circa 6,1 milioni di euro per la gestione economica dei boschi di proprietà o per la cura e la prevenzione dei danni.

Toscana all’avanguardia per l’energia da biomasse – Il 2009 ha visto la conferma, pur con alcune novità, delle iniziative per le azioni di supporto alla normativa forestale regionale, quali: la gestione informatizzata delle autorizzazioni agli interventi forestali (SIGAF), i 6 manuali tecnici editi da ARSIA, l’ingresso della Toscana nella rete internazionale delle Foreste Modello. Infine una finestra sulle iniziative che nel corso di un anno si svolgono nel settore forestale toscano. Ne presenta “solo” 52 e valgono a dare un’immagine di vitalità e impegno non sempre conosciuti. Ne sono un esempio i progetti sull’energia da biomasse legnose e, più in generale, sulle agrienergie, settore nel quale la Toscana è una delle regioni all’avanguardia: nel corso del 2009 sono stati realizzati una quindicina di impianti a biomasse agroforestali. Di rilievo anche i piani mirati alla sicurezza sul lavoro forestale, i corsi micologici, le attività sulla castanicoltura, l’organizzazione di seminari per il trasferimento dell’innovazione, l’attivazione di mini reti di teleriscaldamento, la ricerca mirata a valorizzare le specie arboree sporadiche o la fattibilità di un distretto forestale nell’area dell’Appennino Pistoiese.

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