Marche, la ripresa passa dalla cooperazione

“La ripresa dell’economia, senza la quale non si esce dal tunnel nel quale ci siamo ficcati, chiama in causa lo sviluppo dell’agricoltura e della cooperazione, il cui compito primario, nel presente e nel futuro, rimane quello di aggregare l’offerta, organizzarla e renderla remunerativa per le imprese agricole associate e di organizzare il lavoro per concorrere alla più urgente opera pubblica del Paese, la cura e la manutenzione del territorio”. Lo ha detto Doriano Marchetti, coordinatore settore Agroalimentare Legacoop Marche, durante l’assemblea delle cooperative, “Coltiviamo valore e valori”, che si è svolta nella sede di Confidicoop Marche ad Ancona. Un compito, quello delle cooperative agricole, ha sostenuto Marchetti, “sempre più complesso e difficile ma che, proprio perché tale, rappresenta una vera sfida per tutti noi”. Le 37 cooperative agroalimentari di Legacoop Marche aggregano 8.200 aziende agricole socie, occupano 791 addetti, sviluppano un fatturato di 105 milioni di euro con un patrimonio di 50 milioni. Una cooperazione protagonista, ha ricordato Marchetti, dei comparti del vino, cereali, ortofrutta, latte, carne, biologico, sementiero, conduzione terriero e con un’originale esperienza nel campo forestale e della prevenzione del dissesto idrogeologico. Un’esperienza che dovrebbe essere ancora più valorizzata con il Progetto Appennino, finalizzato alla messa in sicurezza del territorio e allo sviluppo dell’occupazione anche fra coloro che sono rimasti senza lavoro a causa delle crisi aziendali. Nella sua relazione di fine mandato nel Comitato agricolo della Centrale cooperativa, Marchetti, che è anche presidente della coop vitivinicola Moncaro, ha descritto anche “le nuove frontiere del settore come l’agricoltura sociale, un’attività che ha l’obiettivo di concorrere al benessere della persona, e le cooperative di comunità, che hanno lo scopo di valorizzare e mantenere vive le piccole comunità locali”.

Settore agroalimentare – Il settore Agroalimentare di Legacoop Marche, ha sottolineato il responsabile Teodoro Bolognini, “si sta impegnando a sostenere le coop agricole nell’affrontare la competizione dei nuovi mercati, a riorganizzarsi per riacquisire il protagonismo che compete loro in termini economici e sociali”. Quello di oggi, per il presidente di Legacoop Marche, Mauro Angelini, “è un importante momento di chiusura del percorso post congressuale della nostra associazione, che si fonda su un impegno progettuale per il futuro, sia per il settore agricolo sia per gli altri, che è quello di una grande azione di rilancio programmatico delle nostre attività, sia perché ce lo impone la drammaticità del momento storico, sia perché pensiamo di avere, come cooperazione, una forte capacità di sviluppo da proporre al sistema regionale e locale”. Franco Sotte, presidente dell’associazione “A.Bartola”, ha anticipato le novità della Politica agricola comune 2014-2020, che, da una prima stima, dovrebbe tagliare i fondi a disposizione dell’Italia del 18%. “Nella proposta su cui sta lavorando la Commissione Ue – ha spiegato Sotte –, è stato stoppato il processo che faceva del Piano di sviluppo rurale uno dei pilastri della politica agricola comunitaria. I fondi saranno di meno e vengono tagliate fuori le Regioni nella gestione locale della Pac, cosa che per le Marche può essere ovviamente problematica visto che qui si sono avuti buoni risultati”.

Regione – Il vicepresidente e assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Petrini, ha sottolineato come “sia ancora necessario promuovere l’aggregazione dell’offerta fra le imprese agricole perché, negli ultimi anni, non sono stati fatti molti passi avanti, malgrado anche lo sforzo della Regione di sostenere i progetti di filiera agricola”. Per Giuseppe Piscopo, direttore nazionale Legacoop Agroalimentare, “dalla nascita dell’Aci, l’Alleanza delle Cooperative Italiane, voluta da Legacoop, Confcooperative, Agci, nasceranno opportunità di promozione e di sviluppo anche del settore agricolo che, a livello nazionale, si sta già organizzando per lavorare in collaborazione sui grandi temi, come la riforma della Pac”. A conclusione dell’assemblea è stato eletto il Comitato regionale e sono stati scelti i delegati che parteciperanno alla 15 esima assemblea nazionale, che si svolgerà il 15 e il 16 marzo a Roma.

Informazione pubblicitaria