Studiati i parametri di qualità dell’Aceto balsamico di Modena

Sono stati presentati al CIBUS di Parma nello Spazio AICIG, durante la conferenza stampa organizzata dai Consorzi dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP a conclusione del progetto di tutela della denominazione, gli esiti di una ricerca svolta dal CRA-Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura su un numero significativo di campioni commerciali di Aceto Balsamico di Modena IGP e rivolta alla valutazione del contenuto di alcune sostanze-target in funzione del tempo di invecchiamento.

CRA – A illustrarli, il professor Massimiliano Valentini del CRA, che ha presentato una analisi delle molecole con proprietà nutrizionali riconosciute, come gli antociani e i polifenoli, e altri elementi che influenzano in modo significativo la qualità del prodotto, come la frazione volatile, ovvero l’insieme delle sostanze che determinano la gradevolezza e la percezione sensoriale nei consumatori.

Approfondimenti – “E’ stato evidenziato come alcune sostanze particolarmente di pregio aumentino con il tempo di invecchiamento, e già dopo 60 giorni (tempo minimo richiesto dal disciplinare) sono state rilevate significative differenze rispetto al prodotto appena elaborato – afferma Valentini – Oltre che sotto al profilo nutrizionale, i dati evidenziati dalla ricerca, dopo un eventuale opportuno approfondimento, mostrano la possibilità di utilizzo per un sistema di tracciabilità e controllo dei prodotti IGP in commercio, nell’ottica di una garanzia ulteriore ai consumatori e ai produttori, a disposizione degli Organismi di Vigilanza e di Controllo, nonché dei Consorzi di Tutela”

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