Diritti di reimpianto vigneti: dal 1 gennaio scatta il divieto di commercializzazione

Scatta dal 1 gennaio 2016 l’applicazione delle norme previste dal Regolamento (UE) n.1308/2013 che riguarda il nuovo sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli. In particolare si rammenta che da tale data sarà impossibile procedere al trasferimento dei diritti di reimpianto di superfici vitate.

Cessioni – Coloro che volessero pertanto procedere all’acquisto o alla cessione  dovranno necessariamente provvedere alla stipula e conseguente registrazione all’Agenzia delle Entrate  delle scritture private di compravendita entro il 31/12 prossimo. Sarà successivamente possibile presentare le richieste di trasferimento all’ente pubblico di riferimento il cui iter istruttorio dovrà poi essere da chiuso in breve lasso di tempo (pare entro marzo 2016). Le notizie in nostro possesso evidenziano che a livello provinciale (ma anche toscano) i diritti disponibili per il trasferimento sono di fatto esauriti e rimangono solo modeste superfici di poche migliaia di mq. Il grosso dei trasferimenti è di fatto già avvenuto. E’ però ancora possibile effettuare l’acquisto di diritti extraregionali ancora disponibili sul mercato anche se a prezzi davvero proibitivi. Dobbiamo purtroppo rilevare fenomeni speculativi in quanto si sono mossi molti mediatori che hanno rastrellato tutto quanto disponibile per poi proporlo a prezzo maggiorato.

Novità – Ricordiamo nuovamente le principali novità introdotte dal Regolamento (UE) n.1308/2013 :
Autorizzazioni per nuovi impianti: Le autorizzazioni per nuovi impianti sono rilasciate ogni anno nella misura dell’1% della superficie vitata nazionale dichiarata allo schedario alla data del 31 luglio precedente. Dal 2017, il Ministero potrà fissare l’eventuale applicazione: 
a.       di una percentuale di incremento della superficie vitata inferiore all’1%;
b.      di limitazioni al rilascio di autorizzazioni per specifiche aree;
c.       dei criteri di priorità (solo quelli previsti nel Regolamento.)

Procedura di assegnazione:  Le domande dovranno essere presentate dal 15 febbraio al 31 marzo di ogni anno in modalità telematica nell’ambito del SIAN. Nel caso in cui le richieste ammissibili dovessero riguardare una superficie totale maggiore della superficie messa a disposizione annualmente, gli ettari disponibili saranno assegnati previa riduzione su base proporzionale a tutti i richiedenti, sulla base alla superficie per la quale hanno fatto richiesta.
Rilascio autorizzazioni per nuovi impianti: Entro il 1° giugno di ogni anno, le Regioni rilasceranno le autorizzazioni sulla base di una lista definita a livello nazionale (probabilmente saranno introdotti criteri di riparto a livello regionale).

Eventuali rinunce: Qualora l’autorizzazione concessa fosse rilasciata per una superficie inferiore al 50% della superficie inizialmente richiesta, il richiedente potrà rifiutare l’assegnazione risultante entro 10 giorni senza incorrere in sanzioni. La superficie non assegnata a seguito della rinuncia sarà ripartita tra gli altri richiedenti o riportata per l’assegnazione all’annualità successiva. Coloro che chiederanno nuove superfici per l’impianto e, avendole ricevute, non procederanno al loro impianto entro le 2 campagne successive saranno sanzionati con multe consistenti.

Autorizzazioni per reimpianti: Le autorizzazioni per reimpianti saranno concesse ai produttori che procedano alla estirpazione una superficie vitata e che presentino richiesta alla Regione. L’autorizzazione sarà utilizzabile nella stessa azienda che ha proceduto all’estirpazione e corrisponderà a una superficie equivalente alla superficie estirpata in coltura pura. Le richieste comprenderanno l’impegno di estirpare la superficie vitata entro la fine del quarto anno dalla data in cui le nuove viti sono state impiantate. 

Conversione in autorizzazioni di diritti di impianto in capo ai produttori: I titolari di diritto di impianto potranno presentare alla Regione competente le richieste di conversione in autorizzazione a decorrere dal 15 settembre fino al 31 dicembre 2020 e, comunque, non oltre la data di scadenza del diritto. L’autorizzazione rilasciata dalla conversione di un diritto di impianto avrà la medesima validità del diritto che l’ha generata e, qualora non utilizzata, scadrà al più tardi il 31 dicembre 2023.

Gianni Brandani (Dimensione Agricoltura – dicembre 2015)

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