Reazioni entusiaste. La legge sul vino fa felice tutto il comparto. Tutti i commenti

Le organizzazioni della filiera vitivinicola esprimono piena soddisfazione per l’approvazione, in via definitiva alla Camera, del Testo unico della Vite e del Vino (leggi i commenti di Renzi, Martina, Olivero, Sani, Mongiello, Bertuzzi, Russo). «Si tratta di un provvedimento che porterà da subito numerose semplificazioni e facilitazioni per gli operatori, frutto – commentano Cia, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Federvini, Unione Italiana Vini, Federdoc, Assoenologi – di un lavoro intenso durato anni, che ha visto impegnati tutti i gruppi parlamentari e le organizzazioni del settore vitivinicolo, uniti dal comune intento di semplificare, innovare e valorizzare un comparto strategico per il Made in Italy. Rivendichiamo con orgoglio che il nostro Paese è il primo che si è dotato di un unico strumento a livello europeo, in grado di conferire maggiore competitività alle nostre imprese» LEGGI IL DOCUMENTO INTEGRALE Testo Unico Vino_agriculturaIT

vino-nobile-di-montepulciano_4.jpgSoddisfazione del mondo agricolo Un Testo, dunque, che promette di dimezzare la burocrazia in un settore fondamentale per il Paese, fatturando oltre 14 miliardi di euro l’anno, di cui un terzo con l’export. Cia, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Federvini, Unione Italiana Vini, Federdoc, Assoenologi hanno espresso un particolare ringraziamento, per l’impegno profuso, ai componenti delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato, «per il paziente lavoro di ascolto e di sintesi che ha portato avanti, in constante dialogo con i territori, affinché nel testo di legge trovassero spazio le diverse peculiarità e le tante ricchezze della viticoltura italiana».«Attraverso un confronto costante e approfondito sul complesso quadro normativo di riferimento – si legge in una nota -, si è giunti alla stesura di un unico testo di legge che contiene tutta la normativa che disciplina la materia vitivinicola, dal campo fino al consumatore, con disposizioni che vanno dai controlli alla tutela delle produzioni di qualità e alla riduzione dei costi a carico degli operatori. Un grazie – concludono le associazioni – anche al ministro Maurizio Martina e al viceministro Andrea Olivero per l’attenzione prestata al provvedimento che, in 90 articoli, riassume tutta la normativa precedente». «Dal vigneto alla bottiglia l’attuale normativa – ricorda Coldiretti – rendeva necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti, frenando il dinamismo imprenditoriale dei produttori italiani di vino. Il Testo Unico – sottolinea la Coldiretti – porta finalmente alla semplificazione delle comunicazioni e adempimenti a carico dei produttori, revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, alla revisione del sistema sanzionatorio, l’introduzione di sistemi di tracciabilità anche per i vini a IGT e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero».«E’ stato fatto un lavoro importate e di sicuro supporto per il comparto perché ha portato ad una legge moderna non solo nei contenuti, ma perché rappresenta un modello di riferimento legislativo d’esempio per l’Europa e a livello internazionale». Commenta così il presidente dell’Unione Generale Coltivatori (Ugc), Pietro Minelli, il via libera definitivo alla Camera del testo unico sul settore vitivinicolo.

I vigneti 'eroici' della ValtellinaVitigni eroici Soddisfazione per Roberto Guadio, presidente Cervim: «Accogliamo con grande soddisfazione l’approvazione definitiva del Testo unico del vino. Nella Legge varata oggi dalla Commissione Agricoltura della Camera, l’introduzione per la prima volta di una disposizione sulla salvaguardia dei vigneti eroici o storici che si prefigge di promuovere interventi di ripristino recupero e salvaguardia di quei vigneti che insistono su aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico o aventi particolare pregio paesaggistico, rappresenta un grande risultato. Come Cervim abbiamo lavorato in questi anni, in concomitanza con la redazione del testo Unico, per la valorizzazione e la tutela dei vigneti e dei territori eroici. Oggi possiamo prendere atto che c’è stata una attenzione reale per un segmento della viticoltura che va dalle Alpi a Pantelleria, e che rappresenta uno scrigno di biodiversità e tutela dell’ambiente. Un ringraziamento particolare – conclude Gaudio – va al presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Luca Sani, e al vicepresidente della Commissione Massimo Fiorio, con i quali c’è stato negli ultimi mesi un dialogo costante e costruttivo per la definizione del testo e per la grande sensibilità dimostrata nei confronti della viticoltura eroica».

Filari in Chianti ClassicoProvvedimento atteso da anni per il Consorzio del Chianti «Siamo soddisfatti dell’approvazione di una legge che attendevamo da anni che permetterà alle nostre aziende di concentrarsi di più sui propri prodotti, sulla loro qualità e commercializzazione, piuttosto che perdere tempi infiniti a causa di una burocrazia che non era più sostenibile” E’ quanto dichiarato da Marco Alessandro Bani, direttore del Consorzio Vino Chianti che commenta così l’approvazione in Commissione agricoltura alla Camera del testo Unico del Vino che disciplina la produzione e la commercializzazione del vino. Oggi più che mai – spiega Bani – il nostro settore ha bisogno di semplificazione e negli ultimi anni, a causa di complicati e spesso incomprensibili regolamenti e dispositivi, il rischio di incorrere in sanzioni era decisamente elevato. Con un testo unico che di fatto riorganizza l’intera normativa sul vino, sarà più facile per i nostri produttori e agricoltori orientarsi ed evitare di commettere errori. La nuova legge – conclude Bani – servirà a salvaguardare un settore chiave per l’economia del territorio toscano che non sempre ha ricevuto il sostegno da parte del legislatore che negli anni ha complicato non poco il sistema. Ci auguriamo che si tratti di un primo passo di un percorso che porterà finalmente ad una semplificazione definitiva necessaria e non più prorogabile dell’intera filiera».

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