Vino. Con “Corvina Manifesto” alla scoperta delle terre del Chiaretto di Bardolino dal 30 aprile al 1 maggio

BARDOLINO (VR) – Dopo due anni di assenza dovuti alla pandemia, torna sabato 30 aprile e domenica 1 maggio sulla riviera orientale del lago di Garda l’appuntamento con Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino, la rassegna di presentazione della nuova annata del vino rosa della sponda veronese del lago. Durante l’evento, alla sua tredicesima edizione, saranno in degustazione i vini della vendemmia 2021, i primi per i quali è obbligatoria in etichetta la dizione Chiaretto di Bardolino, entrata in vigore con il nuovo disciplinare di produzione, che ha anche previsto l’innalzamento al 95% della percentuale utilizzabile del vitigno autoctono della corvina veronese.

Inedita la sede: la manifestazione si svolgerà infatti sulle colline di Bardolino, all’Istituto Salesiano Tusini, un centro professionale dedicato alla formazione di giovani operatori specializzati nella gestione della cantina e nella conduzione del vigneto. “Siamo felici – spiega Franco Cristoforetti, Presidente del Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino – di poter tornare a degustare la nuova annata in presenza e lo facciamo in mezzo ai vigneti, a conferma del carattere fortemente identitario e territoriale del nostro Chiaretto. Per ora, la rassegna è prevista per la stampa di settore. Se il quadro normativo e sanitario avrà delle schiarite, valuteremo delle soluzioni per il pubblico degli appassionati”.

Come lo scorso anno, in primavera entreranno sul mercato anche alcuni Chiaretto di annate precedenti. Infatti, ormai c’è un buon numero di produttori che propone vini rosa affinati per uno o due anni prima di essere posti in bottiglia, confermando la denominazione gardesana tra le più strutturate ed eclettiche del panorama dei vini rosa europei.

Il Chiaretto di Bardolino è il vino rosa della sponda veneta del lago di Garda. Il nome fa riferimento alla sua colorazione rosa molto chiara. La più antica testimonianza del termine Chiaretto riferita ai vini del territorio è nell’edizione veronese del Dizionario dell’Accademia della Crusca, edita nel 1806. La tradizione dei vini rosa in riva al Garda risale probabilmente all’epoca romana ed è correlata all’uso del torchio (che non prevede macerazione delle bucce con conseguente scarso rilascio di colore) nelle ville rustiche della Gallia Cisalpina. L’uva di gran lunga più importante nella produzione del Chiaretto di Bardolino è la Corvina Veronese, utilizzata fino al 95% nell’uvaggio, fatta salva una quota minima del 5% di Rondinella.

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