Assicurazioni. Asnacodi Italia-Condifesa pronto con i primi contratti mutualistici a difesa dei danni all’agricoltura

ROMA – Grande fermento per le attività di partenza della campagna assicurativa e mutualistica del Sistema Asnacodi Italia-Condifesa. I 43 Consorzi sparsi sul territorio nazionale sono in procinto di dare, o hanno già dato, la possibilità di sottoscrivere certificati o aderire ai fondi mutualistici. Il presidente Agabiti: tutto il Sistema della Gestione del Rischio lavora per dare risposte concrete agli agricoltori. Serve l’impegno di tutti, Consorzi di difesa, compagnie e istituzioni, per superare le attuali difficolta nella prospettiva di approdare pronti al 2023. Berti: l’unione fa la forza, mai come in questo momento risulta fondamentale per il nostro Sistema.

Le attività nei Consorzi di difesa appartenenti alla galassia del Sistema Asnacodi Italia sono in pieno fermento per dare il via alla sottoscrizione delle polizze agevolate e dei fondi mutualistici, anzi alcuni Condifesa hanno già “aperto” i lavori. “In un momento delicato – spiega Albano Agabiti, presidente di Asnacodi Italia – stiamo lavorando al fianco delle istituzioni, delle compagnie e in generale di tutti i portatori di interesse del nostro mondo per trovare soluzioni sostenibili a 360 gradi, in primis per gli agricoltori e per le compagnie. Gli ultimi anni sono stati certamente difficili per le imprese agricole di tutto lo Stivale a causa dell’acuirsi degli eventi estremi che il cambiamento climatico in atto ci sta riservando. Evoluzione che da una parte ha aumentato la resilienza delle aziende agricole ma dall’altro ha determinato sofferenza del mondo assicurativo privato, ma non solo. Dobbiamo arrivare preparati al 2023 con l’avvio della nuova PAC che introdurrà un nuovo strumento nazionale a favore di tutte le imprese agricole del nostro Paese, il fondo mutualistico AgriCat”.

“Uno strumento – evidenzia Andrea Berti, direttore di Asnacodi Italia – che sarà testato già a partire da questa campagna in alcune aree del nostro Paese. Certamente la sostenibilità degli strumenti deve essere trasversale – sottolinea Berti – proprio per questo stiamo implementando, con il supporto di imprese private e compagnie di assicurazione e delle stesse istituzioni, una serie di innovazioni che sfruttano le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale”. “Con forza stiamo lavorando per traghettare il sistema della gestione del rischio al 2023 – precisa Agabiti – chiedendo in maniera decisa la disponibilità congiunta delle compagnie e delle istituzioni al fine di trovare risposte che permettano di continuare il percorso virtuoso intrapreso dal nostro mondo”.

“Attenzione anche ai fondi mutualistici da parte degli associati ai nostri Condifesa, – spiega il presidente – strumenti che delineano sempre più come complementari alle polizze e che permettono di dare ulteriore tutela all’azienda agricola. La gestione del rischio – conclude Agabiti – sta vivendo un momento di importanti cambiamenti, ma senza cambiamento non c’è crescita!”

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