Dop. I formaggi Bitto e Casera traini del turismo in Valtellina

SONDRIO – In crescita il turismo in Lombardia per l’estate 2022: secondo le stime predittive di Regione Lombardia e Polis le presenze turistiche attese per il 2022 in regione saranno superiori del 30% rispetto al 2021, con il 10% delle prenotazioni nazionali dirette verso mete di montagna e il 4% verso i laghi. Anche grazie ai prodotti enogastronomici quali i formaggi Dop Bitto e Casera.

“I prodotti agroalimentari di montagna possono essere elemento straordinario di attrattività turistica e volano economico dei territori. La Valtellina ne è l’esempio più eclatante. – ha dichiarato in un messaggio al Consorzio dei formaggi Dop Bitto e del Valtellina Casera (CTCB) l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi – Serve una promozione di alto profilo anche sfruttando quella vetrina sul mondo che è la città di Milano. Ormai 8 alpeggi su 10 in Lombardia accolgono turisti e uno su quattro registra più di duemila passaggi durante la stagione estiva. Far conoscere la storia delle nostre eccellenze e delle tecniche di produzione significa dare valore al lavoro di tutta la filiera”.

“L’estate 2022 – ha dichiarato il presidente del CTCB, Marco Deghi – può essere un’occasione per scoprire tutto il meglio che la Valtellina ha da offrire: un territorio incastonato tra le Alpi, caratterizzato da paesaggi vivi, boschi, alpeggi e praterie d’alta quota, dove le nostre produzioni casearie Dop sono frutto di tradizioni antiche e centenarie con un know how specifico e profondamente legate al territorio. Ma anche di una lavorazione lenta ed è totalmente in linea con i valori della montagna e del dare il giusto tempo alle cose.  Un valore ricercato a tutte le età: dal 28% dei giovani, che vorrebbero vivere una vacanza in malga, al 32% dei 45-50enni che cercano percorsi inediti legati ai formaggi”.

“Tutto ruota intorno al termine qualità – ha detto in evento l’assessore della Regione Lombardia a Enti locali, Montagna e Risorse energetiche, Massimo Sertori -. Anche a seguito della pandemia abbiamo riscoperto quanto sia indispensabile spendere bene il nostro tempo nella ricerca della qualità di vita. I prodotti e il formaggio Valtellina Casera Dop sono di indubbia eccellenza e vengono valorizzati ancora di più rappresentando e raccontando il processo di filiera che arriva fino al prodotto. Ecco che allora si potranno scoprire anche gli alpeggi, la natura e i paesaggi straordinari che immergono l’uomo in un contesto di vita di qualità”.

L’estate è il momento ideale per “ritrovare il proprio tempo” e un po’ di leggerezza dopo due anni di pandemia che hanno appesantito gli italiani ma anche fatto riscoprire il valore del tempo. Tempo che secondo il 39,5% degli italiani non può essere sprecato e con il 25,9% che si sente defraudato degli ultimi 2 anni. A rivelarlo un’indagine AstraRicerche presentata per l’occasione. In vista dell’estate il 40% degli italiani sogna di staccarsi dal flusso della vita di tutti i giorni e scoprire luoghi fuori dai soliti circuiti, dove ricaricare le batterie e riconnettersi con una vita più autentica, mentre il 21,3% cerca esperienze all’insegna del benessere, fisico e psicologico, valorizzando alimentazione sana e vita attiva all’aria aperta. Solo il 14,8% si dedicherà al totale relax, mentre il 16,1% si riprende il proprio tempo con una vacanza avventurosa, cercando di fare più cose possibili (in particolare i giovani 18-24enni 26%).

In relazione al valore del tempo ritrovato, in crescita le preferenze per la montagna, ormai seconda destinazione dagli italiani per l’estate (19,4%), dopo il mare (41,5%).

Per un italiano su tre vacanza e tempo ritrovato in montagna vogliono dire visitare botteghe e negozi tipici per scoprire specialità inedite (33,2% ma la percentuale arriva al 40% tra i 45-54enni); per il 27,0% è conoscere nuovi posti fuori dai circuiti tradizionali e scoprire percorsi inediti legati ai formaggi Dop e sperimentare direttamente in loco il fascino di una produzione lenta, frutto dei pascoli (in special modo per i 45-54enni che salgono al 32% e nel Triveneto dove la percentuale sale 43%). Tanto che il 17,7% sarebbe disposto a vivere una vacanza in una malga imparando l’arte casearia (28% tra i 18-24enni).

Tra i prodotti conosciuti e identificati come legati alla zona di produzione, il Gorgonzola (correttamente indicato dal 63,2%; 82% nel Nord-Ovest) e l’Asiago (dal 58,8%; 87% nel Triveneto). Seguono il Puzzone di Moena, localizzato dal 38,1% (specie nel Triveneto), il Valtellina Casera dal 37,4% (nel Nord-Ovest la percentuale sale a 57%), la Fontina dal 36,6%, il Castelmagno dal 24,0%, il Montasio dal 22,1% e per finire il Bitto dal 20,7% (questi ultimi – ad eccezione del Montasio – associati correttamente soprattutto nel Nord-Ovest).

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