Pesca di Leonforte IGP: in Sicilia il successo di un frutto che rimanda alla tradizione

LEONFORTE (EN) – Coltivata in un’oasi al centro della Sicilia, la Pesca di Leonforte IGP è la naturale sintesi di antiche varietà e di un microclima particolare che ne caratterizza la maturazione. La Pesca di Leonforte IGP non è una: sono tante, vecchie varietà locali che maturano a settembre, ottobre, addirittura a novembre. I frutti non sono molto appariscenti; maturando tardi e nel sacchetto, diventano al massimo di colore giallo intenso con leggere striature rosse, ma sono sempre profumatissime, con una polpa gialla, soda e dolce. La buccia cambia leggermente colore a seconda della varietà e dell’epoca di raccolta.

Oltre all’epoca di maturazione e alle caratteristiche organolettiche, la peculiarità della Pesca di
Leonforte è ormai, da diversi decenni, la pratica dell’insacchettamento dei frutti come metodo di controllo della mosca mediterranea. Tale particolarità ha rappresentato nel tempo uno degli aspetti più qualificanti di tale produzione ed è stata molto apprezzata dai consumatori dell’Isola che, grazie a tale tecnica di difesa fitosanitaria, hanno avuto a disposizione un prodotto quasi completamente esente da residui tossici.

La Pesca di Leonforte IGP è un prodotto di nicchia di grande qualità che si caratterizza per le sue proprietà fisiche e organolettiche: di colore giallo intenso con leggere striature, dalla polpa soda e dolce come il suo profumo, dalla maturazione tardiva, che consente al prodotto di arrivare sui mercati quando altre varietà di pesche sono generalmente già esaurite, e dalla quasi totale assenza di residui tossici. Tali risultati sono dovuti soprattutto alla tecnica di produzione, unica e strettamente legata al territorio in cui viene coltivata, che prevede l’insacchettamento, con buste di carta pergamenata, di ogni singola drupa.  Questa fase del processo produttivo che inizia a giugno di ogni anno e non si protrae oltre metà luglio, protegge i frutti dagli insetti e da agenti atmosferici potenzialmente dannosi quali il vento e la grandine consentendo di raccogliere i frutti maturi e dall’uniforme bellezza. La tecnica di incartare le pesche con un sacchetto di pergamena quando sono ancora sull’albero fu ideata
dagli stessi peschicoltori intorno al 1970 per ovviare ad un inconveniente fitosanitario: la presenza della mosca mediterranea da una parte e la mancanza di trattamenti antiparassitari dall’altra. Oggi, questa tecnica è divenuta il tratto distintivo di una produzione unica nel suo genere. Un’eccellenza nella tutela della biodiversità e dell’identità territoriale, ma anche della sostenibilità ambientale: tre elementi che rendono la Pesca di Leonforte IGP un prodotto unico.

Le caratteristiche fin qui espresse, di questo originale prodotto, hanno consentito alla Pesca di
Leonforte di ottenere, il 15 luglio 2010 con la pubblicazione del Regolamento UE n. 622/2010 del 15/07/2010 pubblicato sulla GUCE serie L n. 182 del 16/07/2010, il riconoscimento europeo di Indicazione Geografica Protetta a testimonianza del legame storico e pedoclimatico indissolubile che tale produzione ha con il proprio territorio di riferimento che comprende ben cinque comuni della provincia di Enna ed in particolare: Leonforte, Agira, Assoro, Enna, Calascibetta.

Il Consorzio di tutela della Pesca di Leonforte IGP è stato costituito il 6 agosto 2021 e vantando una rappresentatività di circa l’89%, è stato riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ai sensi dell’art. 14 della legge 21 dicembre 1999 n. 526 con decreto ministeriale n. 0178997 del 21/04/2022 e rientra tra le categorie di impresa: micro, piccole e medie ai sensi dell’allegato I del Regolamento UE n. 702/2014. Oggi, infatti, l’areale di riferimento è di oltre 120 ettari di produzione e 4 centri di confezionamento autorizzati ed un fatturato che cresce del 30% anno dopo anno, continuando ad avere elevanti potenziali di crescita.

“Il Consorzio, costituito da 17 soci tra produttori e confezionatori, – spiega Domenico Di Stefano, Presidente Consorzio di tutela della Pesca di Leonforte IGP – rappresenta più dell’89% della produzione di questa eccellenza siciliana che aspira a diventare per il suo territorio di riferimento un motore di sviluppo, auspicando di coinvolgere, progressivamente, le nuove generazioni affinché si possa consolidare questa tradizione per portarla avanti con orgoglio anche in futuro. Il Consorzio, da parte sua, fin dal suo riconoscimento avvenuto appena cinque mesi fa, lavora alla creazione di una rete intersistemica efficiente anche con le Istituzioni per dare il miglior risultato possibile in termini di valorizzazione, salvaguardia e tutela alla Pesca di Leonforte IGP”.

Nel territorio di Leonforte si ha la più significativa produzione, ma anche ad Assoro, Agira, Enna, Calascibetta. Il territorio della Sicilia centrale è molto vario, infatti si trova un susseguirsi di rilievi e vallate con aree pianeggianti alternate a promontori compresi tra i 200 e i 1000 metri sul livello del mare. Il neo-consorzio di tutela è dunque l’unico soggetto incaricato alla promozione, valorizzazione, vigilanza, tutela e cura generale della Pesca di Leonforte IGP. La politica strategica che l’organismo consortile intende implementare è senza dubbio quella di attivare nel più breve tempo possibile tutte le aree di competenza della propria attività istituzionale.

 

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