Combi mais festeggia i 10 anni di attività con il record di produzione e con il centenario dell’Azienda Agricola Folli

MILANO – Doppio anniversario nella storia di Combi Mais, l’innovativo protocollo per la coltivazione del mais messo a punto da Mario Vigo e il suo team che taglia il traguardo dei dieci anni e si conferma l’arma vincente in grado di superare le attuali complessità del settore agricolo, dovute principalmente al cambiamento climatico segnato da fenomeni atmosferici estremi.

Il 2023 celebra anche il centenario dell’Azienda Agricola Folli della Famiglia Vigo, ora capitanata da Mario e dal figlio Andrea. Pionieri del settore, con la loro vision e lungimiranza hanno traghettato l’agricoltura verso il Precision Farming, imponendosi come un punto di riferimento per l’intera filiera della coltivazione del mais nel nord Italia, in ogni annata agricola.

Rinnovarsi è la chiave del successo di questo protocollo che da sempre mette in campo partner qualificati leader nel proprio settore, che continuano a migliorare in efficienza e qualità:

NETAFIM, leader mondiale nello sviluppo, produzione e commercializzazione di soluzioni per l’irrigazione a goccia e la micro-irrigazione; UNIMER, leader italiano nella produzione di fertilizzanti solidi a valenza ambientale, per la nutrizione organo-minerale e il miglioramento del suolo; CIFO, azienda storica, specializzata nella nutrizione localizzata alla semina, fertirrigazione e biostimolazione fogliare; MASCHIO GASPARDO, multinazionale leader nella produzione di attrezzature agricole per la lavorazione del terreno, la semina, il trattamento delle colture, la manutenzione del verde e la fienagione; AGRISERV, società di Contoterzisti specializzati nell’agricoltura di precisione e gestione dei dati; BAYER con il marchio Dekalb per Genetica e Selezione Ibridi, Crop Science per la difesa e FieldView per il supporto digitale; xFARM TECHNOLOGIES, tech company leader nella digitalizzazione del settore agroalimentare;

AGRISAFE, Broker Assicurativo che offre consulenze mirate al settore agricolo.

Il coordinamento agronomico è affidato al dott. Leonardo Bertolani; tutti gli step delle attività, vedono alla regia il Dipartimento di Agronomia dell’Università di Torino, guidato dal Professor Amedeo Reyneri.

Dieci anni di impegno, sforzo e passione, che per Combi Mais si traducono nei tre fondamentali capisaldi di: 

Produzione: quando le condizioni climatiche sono favorevoli Combi Mais eccelle in produzione, e “contiene i danni” nei periodi più complicati per il settore, dovuti ai fenomeni atmosferici estremi.

Qualità: la totale assenza di micotossine del prodotto è una garanzia assoluta per il consumatore. 

Sostenibilità: oltre al risparmio idrico in tutte le fasi della coltivazione Combi Mais si caratterizza per l’utilizzo di concimi organo-minerali ad elevata efficienza in linea con il Green Deal europeo e prodotti chimici “intelligenti” e di eccellenza, tipici di una agricoltura moderna e che guarda al futuro.

Dieci anni di attività segnati anche da successi e importanti riconoscimenti, in un percorso che ha avuto la sua consacrazione a livello istituzionale nel 2019, con la vittoria del Premio Nazionale di CONFAGRICOLTURA per le imprese agricole innovative.

 I DATI DEL RACCOLTO: RECORD DI PRODUZIONE

Nonostante una stagione caratterizzata da piogge frequenti, alte temperature e forti grandinate, il protocollo di produzione ha ottenuto un risultato da record, tra i migliori degli ultimi anni: sono state raggiunte le 17,6 tonnellate di granella di mais a ettaro, sano dal punto di vista delle micotossine e di ottima qualità.

Combi Mais, progetto multifunzionale, che tocca l’intera filiera del mais è un concreto esempio per l’agricoltura del domani, che unisce tecnica collaudata e Precision Farming all’elemento Sostenibilità, garantendo un prodotto sano e sempre in conformità con le linee guida della PAC (Politica Agricola Comune) legate al Green Deal con le Strategie Farm to Fork e Biodiversità.

Commenta Mario Vigo, presidente di Innovagri, ideatore di Combi Mais: “Combi Mais 10.0 conferma e traccia la rotta della coltivazione del mais. In un’agricoltura che cambia è in grado di dare una concreta speranza di produzione al mondo agricolo”.

 

 

 

 

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