Non c’è innovazione senza sostenibilità. Festival Motumundi guarda al futuro

SIENA – Si è svolta questa mattina al Santa Chiara Lab – Università di Siena la conferenza su “Agroalimentare, digitale e trasferimento tecnologico per costruire il futuro” nell’ambito della quarta edizione di Motumundi il Festival Internazionale su clima e ambiente in corso fino a domenica 15 ottobre.

Grande la partecipazione e l’interesse delle classi dell’Istituto Agrario “B. Ricasoli” di Siena che hanno partecipato alla seconda tappa del festival organizzata al Santa Chiara Lab, partner di Motumundi, in due momenti: visita ai laboratori del centro di innovazione di ateneo e conferenza sui temi dell’agricoltura e dell’innovazione tecnologica.

Filo rosso che ha legato gli interventi dei relatori, il binomio innovazione e sostenibilità: non c’è innovazione senza sostenibilità e viceversa, questo il messaggio che esce dalla conferenza che ha sottolineato l’importanza della formazione e dell’educazione ai temi della sostenibilità e il trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca a quello delle imprese.

I vari interventi hanno evidenziato come le innovazioni tecnologiche e la digitalizzazione, dal campo alla tavola, possano aumentare l’efficienza e la promozione di pratiche sostenibili a vantaggio della salute delle persone e del pianeta.

Moderata da Roberto Vitale, presidente di Motumundi, la conferenza ha visto alternarsi gli interventi di Max Paoli, coordinatore dei programmi UNESCO-TWAS, Claudio Balestri, direttore operativo della Fondazione Siena Food Lab, Istituto B. Ricasoli, Claudio Cantini, primo tecnologo CNR – IBE, azienda agricola sperimentale Santa Paolina, Tatiana Imperio, Istituto “B. Ricasoli”, Cristiana Tozzi, project manager di Agritech Spoke 9 – Santa Chiara Lab – Università di Siena.

Tra i progetti di punta presentati, la Fondazione Siena Food Lab, iniziativa promossa da Fondazione Mps e Santa Chiara Lab – Università di Siena, che si occupa di innovazione, trasferimento tecnologico e formazione nel settore agro-alimentare dedicata a imprese, innovatori, istituzioni, centri di ricerca e studenti. Con il bando 2023-2024, rivolto a tutte le filiere agroalimentari presenti nella Provincia di Siena, e in scadenza il 15 ottobre, la Fondazione accompagna circa 100 aziende del settore interessate in un percorso di formazione e innovazione che consentirà alle imprese di innescare un processo di crescita e di apertura all’innovazione tecnologica, organizzativa e sociale.

Grande rilievo è stato dato anche alle attività dello Spoke 9 del Centro Nazionale Agritech, progetto finanziato dal PNRR per lo sviluppo di nuove tecnologie in agricoltura con sede all’Università Federico II di Napoli (hub nazionale). Guidato dal Santa Chiara Lab – Università di Siena e coordinato dal prof. Angelo Riccaboni, lo Spoke 9 è dedicato a “Misurazione, certificazione e valorizzazione della qualità, dell’origine, della tipicità, della sicurezza e della sostenibilità dei prodotti, dei processi, delle filiere e delle aziende agroalimentari”. Obiettivo dello Spoke 9 è promuovere un approccio digitale all’agricoltura e favorire il trasferimento di innovazione alle imprese e alle comunità agricole per rendere la sostenibilità un’opportunità e un fattore di successo e redditività.

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