Veronafiere: nel 2024 ricavi a 125,5 milioni di euro, utile +150% e il miglior bilancio di sempre

Veronafiere

VERONA – Veronafiere chiude il 2024 con il miglior bilancio della sua storia, consolidando la ripresa del settore fieristico e confermando l’efficacia della nuova strategia triennale “ONE Veronafiere 2024-2026”. Il bilancio consolidato, approvato oggi all’unanimità dall’Assemblea dei Soci, certifica ricavi per 125,5 milioni di euro, in crescita rispetto ai 120,5 milioni del 2023.

L’EBITDA si attesta a 25,8 milioni di euro (+15,7%), mentre l’utile netto di Gruppo vola a 9,5 milioni, segnando un +150% rispetto ai 3,8 milioni dell’anno precedente.

Risultati solidi anche per la capogruppo Veronafiere SpA, che registra ricavi per 101,5 milioni (+7,8%), un EBITDA di 20 milioni (+37,3%) e un utile netto di 9,2 milioni, quasi quadruplicato rispetto al 2023 (2,3 milioni).

Il 2024 evidenzia anche un deciso miglioramento della posizione finanziaria: l’indebitamento netto si riduce da -17,9 a -6,4 milioni di euro, mentre il patrimonio netto cresce di 4,8 milioni. L’efficientamento del capitale circolante ha portato a una riduzione significativa di crediti commerciali e altri crediti per complessivi 12,5 milioni.

Espansione globale e numeri record

Il successo economico riflette un calendario fieristico denso e strategico: nel 2024 sono state organizzate 45 manifestazioni (35 in Italia e 10 all’estero) in paesi chiave come Brasile, Cina, Kazakistan, Serbia e Stati Uniti. Il quartiere fieristico ha accolto oltre 861.000 visitatori e 11.867 espositori, su una superficie espositiva netta di 623.272 m². L’attività congressuale ha visto 342 eventi con 62.900 operatori coinvolti.

Tra gli eventi internazionali spiccano il debutto di Vinitaly.USA a Chicago e il rilancio della Vitória Stone Fair sotto il nuovo brand Marmomac Brazil. Operazioni che confermano il rafforzamento della presenza del Gruppo sui mercati esteri.

«Nel 2024 abbiamo rilanciato la proiezione internazionale di Veronafiere – dichiara il presidente Federico Bricolo – avviando nuovi progetti strategici in Nord e Sud America, consolidando al contempo la nostra presenza in Asia. In un contesto globale complesso, abbiamo dato attuazione concreta al Piano ONE Veronafiere, con risultati tangibili già nel primo anno».

«Abbiamo integrato tutte le società del Gruppo sotto un’unica regia – aggiunge il direttore generale Adolfo Rebughini – creando sinergie in termini di fatturato e know-how. Il nostro modello di sviluppo si fonda su quattro pilastri: crescita sostenibile in Italia, presenza estera strutturata, servizi competitivi e valorizzazione del capitale umano».

Nel corso dell’anno sono stati attivati importanti progetti di efficientamento e innovazione, tra cui una nuova organizzazione interna, investimenti in tecnologia e politiche ESG. Veronafiere ha anche ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere e ha redatto una nuova Carta dei Valori partecipata dai dipendenti.

Sostenibilità e responsabilità sociale

Veronafiere ha rafforzato il proprio impegno green: nel 2024 è entrato in funzione il nuovo impianto fotovoltaico sul padiglione 8 (1.184 MWh/anno di energia rinnovabile), con una riduzione stimata di 770 tonnellate di CO₂. L’82% dei rifiuti prodotti è stato avviato a recupero. Sono state inoltre installate cinque colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Numerosi anche i progetti a impatto sociale, tra cui Riding the Blue, Si sostiene in carcere, Cantine della solidarietà, e il programma di inserimento lavorativo per persone con disabilità sviluppato con la cooperativa Galileo.

Il bilancio del triennio 2022–2024

L’amministratore delegato Maurizio Danese ha tracciato un bilancio dell’ultimo triennio:

«Veronafiere ha completato un profondo percorso di rafforzamento industriale e finanziario, rilanciando l’attività caratteristica e attivando progettualità strategiche di lungo periodo. Da una perdita consolidata di 6,1 milioni nel 2022 siamo passati a un utile di 9,5 milioni nel 2024».

Nel triennio sono state organizzate 144 manifestazioni (109 in Italia, 35 all’estero) con 12 nuovi format, oltre 2,3 milioni di visitatori, 1,77 milioni di m² netti espositivi e 870 congressi. Tra i risultati di punta, l’edizione 2023 di Fieragricola (140.000 visitatori), Vinitaly 2024 (97.000 presenze da 140 paesi), e Marmomac 2024, con 1.485 espositori e il 66% di visitatori internazionali.

Infrastrutture e rigenerazione del quartiere

Nel 2024 è stato completato il rifacimento della Porta L, inaugurato il nuovo ingresso “Scaligero” e avviata la riqualificazione delle aree ristoro. L’obiettivo: trasformare il quartiere fieristico in un hub moderno, sostenibile e aperto alla città.

Informazione pubblicitaria