SAN DANIELE DEL FRIULI (UD) – Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele ha intrapreso un ambizioso progetto di recupero e valorizzazione degli scarti salini derivanti dalla produzione del rinomato prosciutto.
Questi scarti, costituiti principalmente da sale e salamoia, rappresentano una sfida significativa in termini di smaltimento, a causa della scarsità di impianti autorizzati in grado di gestirli in modo continuativo ed efficiente.
Negli ultimi anni, le difficoltà legate allo smaltimento degli scarti salini si sono acuite, con un aumento dei costi e la necessità di individuare nuovi fornitori. Per affrontare questa problematica, Promo San Daniele Srl, su incarico del Consorzio, ha sviluppato un progetto di valorizzazione degli scarti salini, con l’obiettivo di fornire ai prosciuttifici del territorio un’alternativa sostenibile ed economicamente vantaggiosa. Tale soluzione mira a garantire la continuità nello smaltimento e, contemporaneamente, a contenere i costi relativi.
Ne abbiamo parlato con Nicola Martelli, presidente del Consorzio Prosciutto San Daniele Dop, e con Mario Emilio Cichetti, direttore Consorzio Prosciutto San Daniele Dop.
l processo di recupero degli scarti salini è stato progettato con la massima cura, basandosi su sperimentazioni preliminari e sull’impiego di tecnologie all’avanguardia. Il recupero della
salamoia prevede una serie di fasi, tra cui:
• Deodorazione: per eliminare gli odori sgradevoli
• Equalizzazione: per uniformare la composizione della salamoia
• Chiarificazione: per rimuovere le impurità solide
• Trattamento biologico: per ridurre la carica organica
• Filtrazione: per separare le particelle residue
• Decolorazione: per migliorare l’aspetto del prodotto finale
• Evaporazione: per concentrare la salamoia
• Centrifugazione: per separare i cristalli di sale
Il recupero del sale, invece, prevede le seguenti fasi:
• Vagliatura: per separare il sale dalle impurità più grossolane
• Lavaggio igienizzante: per eliminare le impurità
• Separazione solido-liquido: per separare il sale dall’acqua
• Addizione di additivo antiagglomerante: per evitare la formazione di grumi
• Essiccamento: per rimuovere parzialmente l’umidità residua
• Insaccamento: per confezionare il prodotto finale
Questo processo meticoloso garantisce la qualità e la massima purezza raggiungibile dei
prodotti recuperati, che potranno essere riutilizzati in diversi ambiti, contribuendo alla
sostenibilità ambientale.
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