Pesca, Cisint (Lega) accusa la Turchia: Invade l’UE con pesce di allevamento a basso costo. Commissione intervenga

ROMA – “In vent’anni la produzione di pesce allevato in Turchia è passata da 61.163 tonnellate, alle oltre 547.500 prodotte nel 2023, con una crescita dell’800%.

Un grosso problema per i nostri acquacoltori, visto che il mercato principale delle esportazioni é quello europeo, costretti a sgomitare tra la concorrenza dell’import e le regole sempre più stringenti imposte dalla stessa Unione.

Le tre principali specie allevate, spigola, orata e trota iridea, rappresentano oltre il 95% della produzione turca, con un forte incremento della trota iridea di taglia superiore a 1,5Kg, il cui allevamento é sovvenzionato dallo stesso Governo turco” dichiara l’europarlamentare Anna Maria Cisint.

“Solo nel 2023 la produzione di trote in Turchia è cresciuta del 31% e le importazioni in Ue sono aumentate del 20%, facendo perdere il 10% della produzione, agli allevatori europei. Ciò ha un impatto fortemente negativo sullo sviluppo del settore, mettendo a rischio posti di lavoro ed ostacolando gli investimenti verso pratiche di allevamento ancora più sostenibili all’interno dell’UE. Ho quindi chiesto alla Commissione europea di intervenire urgentemente per tutelare il mercato italiano, di portare a termine accordi celeri con il Governo turco, per garantire agli allevatori un ambiente concorrenziale paritario e la messa in campo di azioni concrete sulle importazioni di spigole, orate e trote iridee di taglia superiore al 1,5 kg”.

 

Informazione pubblicitaria