ROMA – E’ in corso in tutta la Puglia la vendemmia 2025, che si attesta a un +17% rispetto al 2024, con una qualità ottima derivata da un ciclo vegeto-produttivo molto equilibrato.
È quanto rilevato dall’indagine vendemmiale 2025, realizzata attraverso un processo di armonizzazione delle metodologie adottate da Assoenologi, Unione italiana vini (Uiv) e Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) al quale si aggiunge il contributo dell’Ufficio competente del Masaf e delle regioni.
In Puglia l’andamento stagionale ha consentito un ciclo vegeto-produttivo equilibrato. Infatti, quest’anno le precipitazioni cadute nel periodo del risveglio vegetativo sono state sufficiente a garantire vigoria per la primavera che si è tradotta poi in una alta fertilità delle gemme. La maturazione è avvenuta in modo graduale e regolare, con buone prospettive per i vitigni simbolo della regione come Negroamaro, Primitivo e Nero di Troia, ma anche per autoctoni meno conosciuti come Bombino Bianco e Minutolo.
Dal punto di vista fitosanitario l’oidio è stata la malattia monitorata con più attenzione, riuscendo quindi ad evitare grossi problemi e a contenere anche la formazione di botrite che può seguire agli attacchi di oidio. Anche la presenza della cicalina africana, ormai da qualche anno, preoccupa i tecnici che intensificano il monitoraggio.
La vendemmia è iniziata alla prima decade di agosto con Chardonnay e Malvasia Bianca, fino a proseguire a fine agosto con il Primitivo. Per il Negramaro si andrà nella seconda parte di settembre, ed infine per Nero di Troia, Aglianico e Cabernet Sauvignon si inizierà presumibilmente tra fine settembre ed inizio ottobre. Si attende una vendemmia di ottima qualità.
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