ROMA – È in corso in tutto l’Abruzzo la vendemmia 2025, che si attesta a un +25% rispetto al 2024. Si prospetta una qualità eccellente sia quantitativamente che qualitativamente.
È quanto rilevato dall’indagine vendemmiale 2025, realizzata attraverso un processo di armonizzazione delle metodologie adottate da Assoenologi, Unione italiana vini (Uiv) e Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) al quale si aggiunge il contributo dell’Ufficio competente del Masaf e delle regioni.
Dopo un’annata particolarmente calda e siccitosa, dove la pianta fisiologicamente aveva risposto con uno sviluppo vegetativo limitato, quest’anno, grazie alle condizioni climatiche più favorevoli, ha potuto sfruttare appieno il suo potenziale.
L’inverno ha mantenuto condizioni ottimali, con abbondanti nevicate sulle montagne e piogge sulle coste, soddisfacendo il fabbisogno di freddo della vite, impostando così buone condizioni di partenza per il suo sviluppo.
Il germogliamento è stato omogeneo in tutta la regione, con una crescita regolare dei germogli e della fertilità delle gemme molto alta, soprattutto nelle cultivar di seconda e terza epoca di maturazione.
Per quanto riguarda il punto di vista fitopatologico, lo sviluppo vegetativo non ha riscontrato problemi. Solo alcuni eventi grandinigeni hanno provocato dei danni, ma limitatamente ad un’area molto circoscritta. Le condizioni favorevoli e l’assenza di malattie hanno permesso dunque un susseguirsi delle fasi fenologiche temporalmente nella norma. Durante la fase di maturazione delle uve, le forti escursioni termiche hanno favorito la traslocazione dei metaboliti e delle sostanze nobili dalle foglie ai grappoli, e ciò rappresenta una garanzia di qualità e intensità degli aromi. In questo contesto, si prospetta un’annata con eccellenze sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo.
Nell’ultima decade di agosto è iniziata la vendemmia, anticipata in molte zone per le varietà bianche e precoci a causa del caldo di inizio stagione, come per le uve Trebbiano e Pecorino che hanno raggiunto un equilibrio ottimale tra zuccheri e acidità. Ad ottobre è prevista la fine della raccolta per la produzione del Montepulciano.
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