Deroga. Obbligo RCA mezzi agricoli in aree private, Federacma: Passo avanti importante ma non risolutivo

ROMA – Con l’approvazione degli emendamenti al disegno di legge PMI in Senato, viene finalmente riconosciuta una prima forma di deroga all’obbligo assicurativo RCA per le macchine agricole non immatricolate o prive del certificato di idoneità tecnica, quando utilizzate esclusivamente in fondi agricoli, aziende agrarie o spazi ad uso interno non accessibili al pubblico, purché coperte da polizze assicurative alternative.

Federacma, la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio, accoglie il risultato come un passo avanti importante, reso possibile anche grazie al costante impegno della Senatrice Maria Nocco, prima firmataria dell’emendamento, e del Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Luca De Carlo, che hanno seguito con attenzione e disponibilità l’evoluzione del tema in questi mesi.

“Esprimiamo un sentito ringraziamento per l’impegno profuso – dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma –. Tuttavia, la norma approvata non può ancora considerarsi risolutiva: alcune situazioni rimangono escluse o non pienamente chiarite, a partire da quelle relative ai mezzi agricoli nei piazzali di concessionari, rivenditori e costruttori o alle macchine operatrici, che continuano a restare in un limbo giuridico”.

La proposta originaria presentata da Federacma insieme a Federunacoma, Assodimi-Assonolo, CIA-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, CAI Agromec e UNCAI, prevedeva una formulazione onnicomprensiva, pensata per rispondere concretamente alle variegate esigenze delle categorie rappresentate e alle differenti condizioni d’impiego dei mezzi. La richiesta era quella di estendere la deroga anche alle macchine agricole e operatrici utilizzate in cantieri, magazzini, aree aziendali private, piazzali di rivenditori e costruttori, spazi dove questi mezzi sono spesso fermi o in attesa di essere immatricolati, movimentati o consegnati.

“Con il testo approvato si interviene in parte sui trattori nei campi – prosegue Borio – ma restano fuori tutte le altre situazioni che la nostra proposta affrontava con chiarezza, in una logica di semplificazione e legalità. Inoltre, la norma presenta ancora elementi di margine interpretativo circa il reale perimetro di applicazione della deroga”.

Per queste ragioni, Federacma rinnova la richiesta di un confronto operativo con i Ministeri competenti – Trasporti, Imprese e Agricoltura – per definire in modo puntuale le casistiche realmente derogabili e, parallelamente, trovare soluzioni tecniche per i casi ancora non coperti da strumenti assicurativi idonei.

“Ribadiamo la nostra disponibilità al dialogo – conclude Borio –. L’obiettivo è arrivare a un quadro normativo chiaro, praticabile e condiviso, che tuteli davvero sia gli operatori del settore sia i cittadini, senza scaricare su chi lavora la responsabilità di norme inapplicabili”.

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