ROMA – E’ in corso in tutta la Lombardia la vendemmia 2025, che si attesta a un +15% rispetto al 2024, prospettando una buona qualità del raccolto e un’ottima qualità di vini.
È quanto rilevato dall’indagine vendemmiale 2025, realizzata attraverso un processo di armonizzazione delle metodologie adottate da Assoenologi, Unione italiana vini (Uiv) e Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) al quale si aggiunge il contributo dell’Ufficio competente del Masaf e delle regioni.
La stagione vegetativa 2025 in Lombardia è stata caratterizzata da un inverno mite e piovoso, che ha contribuito al ripristino delle riserve idriche, e da una primavera favorevole dove non si sono riscontrati problemi fitosanitari a caratura generale e con un buono sviluppo vegetativo. A giugno l’ondata di caldo che ha invaso pressoché tutto il Paese ha favorito la crescita e il benessere della vite. Nel corso del mese successivo, invece, l’alternanza con giornate intensamente piovose ha portato al leggero rallentamento della maturazione in alcuni areali, ritardo in molti casi rientrato. Ad agosto le elevate temperature e le escursioni termiche tra il giorno e la notte fanno ben sperare per l’ottenimento di vini di qualità.
Sotto il profilo fitosanitario, grazie ad una adeguata campagna di interventi, si è avuto un ottimo contenimento della Peronospora e delle altre patologie.
Le operazioni vendemmiali sono iniziate in Oltrepò Pavese e Franciacorta. Nell’area del Lugana Doc la disomogeneità legata alle grandinate del 2023 sembra essere ormai solo un ricordo, e si prospetta un inizio vendemmia nelle prime settimane di settembre, anche se le piogge intercorse nella seconda metà di agosto potrebbero far posticipare l’inizio della raccolta. Stesso discorso dicasi per la Valtellina, dove si prospetta un inizio di vendemmia per fine settembre.
In generale si prospetta dunque una buona quantità di uve, ma soprattutto un’ottima qualità con vini di precisione, freschezza ed espressività territoriale.
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