E’ il Vinitaly del passionate business. Tradotto, il vino rimane un grande affare per l’economia italiana, ma se è fatto con passione è meglio per tutti. Ha preso il via questa mattina il Vinitaly numero quarantadue, un’edizione grandi numeri con 4.300 espositori provenienti da 100 paesi per 150mila visitatori attesi da oggi lunedì 7 aprile nei padiglioni di Veronafiere. Non mancano le curiosità e le idee innovative: il mondo del vino si dimostra sempre più attento all’ambiente, con cantine che costruiscono in bioarchitettura oppure che utilizzano botti realizzate legno certificato. Che c’entra, ci si potrebbe chiedere, con la qualità del vino? C’entra perché in una realtà non sufficientemente ecosostenibile sarà difficile ottenere prodotti dall’alto tasso qualitativo e salutistico. Mozzarella di bufala docet. Vinitaly invece rappresenta in questo senso un vero e proprio rilancio per le produzioni italiane su scala internazionale. Il vino Made in Italy piace meno in Italia ma conquista il mondo: nel 2007 diminuiscono i consumi nazionali (-5%) ma vola l’export (+7,8%), come ha sottolineato oggi la la Cia-Confederazione italiana agricoltori. Secondo l’organizzazione rappresentata da Politi la crescita dell’export del vino italiano e’ costante: nel 2007 sono stati esportati più di 19 milioni di ettolitri (2 mln in più rispetto al 2006) per una cifra che supera i 3,5 miliardi di euro, su una produzione totale di poco più di 40 milioni di ettolitri. E tra le nuove presenze sul mercato vitivinicolo si affacciano paesi come Israele e Polonia.
Inaugurazione – Non sono mancate le autorità e la stampa internazionale all’inaugurazione di Vinitaly, che ha visto in linea – nonostante l’aria pre-elettorale – il ministro De Castro (guarda l’intervista di agricultura al ministro) e il governatore veneto Galan, sul ruolo che devono recitare i protagonisti delle filiera vitivinicola italiana sempre più indirizzata a fare sistema. Soddisfazione per il titolare del dicastero di via XX Settembre, per il buon momento delle esportazioni e per i successi della fiera scaligera: “Vinitaly – ha commentato De Castro che ha tagliato il nastro della kermesse enologica – è ormai la bandiera del vino italiano nel mondo. Vinitaly ha la capacità di portare l’eccellenza italiana nel mondo. Sappiamo come sta crescendo il mercato internazionale, abbiamo raggiunto soglie che solo pochi anni fa apparivano irraggiungibili. I 3 miliardi e mezzo di euro di export nel 2007 sono merito delle piccole e medie imprese italiane e delle cooperative che sono riuscite a conquistare tal e spazio sul mercato”. Ha sottolineato che è necessario “fare squadra, ancora più di quello che succede adesso per sostenere il successo dell’export del vino italiano” il presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan. “Dobbiamo fare squadra – ha detto Galan nel suo discorso di inaugurazione – la necessità di fare sistema è una verità assoluta e lo sara’ sempre di piu’. Puo’ fare sistema la nazione, la regione, possono essere sistema network che vedono i produttori associarsi tra di loro”. Galan ha quindi ricordato che l’Italia ‘si puo’ considerare un unico grande distretto del vino.