Tra filiera corta e corsa al nucleare è scontro Sinistra Arcobaleno e Udc

La seconda parte della nostra inchiesta riguarda, dopo aver analizzato i programmi elettorali di Pd e Pdl in merito al tema dell’agricoltura, ambiente e nuove energie, le due forze politiche che nella ricerca di voti utili provano a convincere gli elettori di sinistra e di centro: la Sinistra Arcobaleno che candida a premier Fausto Bertinotti e L’Unione dei democratici cristiani e democratici di centro (UDC) che ha il suo leader  in Pier Ferdinando Casini. Questo lo spazio che dedicano all’agricoltura. Ai nostri lettori il giudizio sulle idee.

Tutela dei prodotti – In entrambi i programmi troviamo l’intento di rilanciare l’agricoltura come settore primario sotto il profilo economico e di difesa del territorio. L’Udc sottolinea il concetto di Made in Italy contro  i casi di agropirateria a tutela dei nostri prodotti. La Sinistra Arcobaleno propone invece di sostenere una moratoria a livello europeo per gli OGM e non consentire forme di tolleranza per la contaminazione delle sementi.

Ambiente ed energia – Il programma dell’Udc punta maggiormente sul prodotto, mentre la Sinistra Arcobaleno sul paesaggio. Il primo richiede un incremento della diffusione e promozione degli acquisti dei prodotti verdi nella pubblica amministrazione e nella grande distribuzione. Il secondo invece si impegna nel contrastare l’abbandono delle aree agricole e nel tutelare maggiormente il paesaggio rurale. Il tema energetico, diventato sempre più centrale nelle campagne elettorali di tutti i partiti, vede un punto di contrasto tra i due leader, Casini è favorevole al rilancio, allo studio e alla produzione dell’ energia nucleare, mentre Bertinotti è per l’utilizzo di energie pulite e la tutela della biodiversità che rischia di perdersi a causa dei cambiamenti climatici e delle azioni dannose provocate dall’uomo.

La filiera agroalimentare – L’Udc si focalizza più sull’aspetto economico, in particolare sul rilancio del marketing di filiera, sul recupero della competitività favorendo l’aumento delle dimensioni aziendali, la concentrazione dell’offerta di prodotti e l’innovazione tecnologica. La Sinistra Arcobaleno invece promuove la vendita diretta degli agricoltori e la “filiera corta”, puntando sulla sostenibilità dell’agricoltura biologica e dei prodotti tipici, procedendo con decisione all’introduzione dell’etichettatura di origine per tutti gli alimenti, oltre ad un rafforzamento sui controlli e sulla sicurezza dei cibi.

Europa – In ottica europea ci sono due diverse interpretazioni: Casini richiede maggior protagonismo dell’Italia a livello comunitario ed internazionale per garantire l’equilibrio tra i diversi sistemi produttivi e la stabilità delle norme, delle condizioni del mercato e degli strumenti di sostegno. Bertinotti una ricerca applicata nel settore, una riduzione degli oneri burocratici a carico degli agricoltori e un’incentivazione del risparmio idrico e delle risorse dello sviluppo. In particolare richiede anche la piena applicazione delle Direttive comunitarie Habitat e Uccelli, con l’estensione del regime di tutela alle specie in diminuzione.

Rifiuti – Ultimo punto quello riguardante i rifiuti, argomento trattato da tutti i leader in corsa per la presidenza del Consiglio e anche dagli schieramenti protagonisti oggi della nostra inchiesta. Tutti sono d’accordo sul diffondere la raccolta differenziata in modo capillare, sull’impiego di fonti rinnovabili, sole, vento, biomasse, riducendo l’impatto ambientale, oltre alla costruzione di termovalorizzatori e all’aumento di rigassificatori.

CONTINUA

Barbara Maccari

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