Vendemmia cantine sociali senesi:produzione in calo ma ottima qualità

Un fondamentale ruolo sociale da svolgere per centinaia e centinaia di aziende agricole della provincia. Questo l’obiettivo delle cantine sociali senesi, riunite in Confcooperative Siena (si va dal Brunello di Montalcino al Chianti Classico, dal Nobile di Montepulciano alla Vernaccia di San Gimignano fino al Chianti Docg e Chianti Colli Senesi). La vendemmia è appena terminata e un primo bilancio delle cantine cooperative rivela che quest’anno si è assistito ad un calo della quantità di uve raccolte, causa la stagione e il clima poco favorevoli, mentre la qualità risulta invece ottima, gradazioni zuccherine elevate e acidità equilibrata.

Crisi e prezzi – “Le cantine sociali – sottolinea Mario Marchi, direttore della Confcooperative senese –rappresentano un importante tassello per l’economia dell’intero settore agroalimentare. La crisi congiunturale che ha colpito tutti i settori si è fatta sentire anche all’interno delle cantine. Il raccolto è in calo dal 10 al 30% in meno di media, a differenza delle zone di produzioni, ma la qualità è ottima. Il pericolo è che questa stagnazione provochi un ribasso dei prezzi alla vendita insostenibile, visti i prezzi di produzione”. “Tutto questo, – prosegue Marchi – a discapito anche del giusto rapporto qualità-prezzo che da sempre contraddistingue i vini senesi”.

Cantina Montepulciano – Ottima qualità e produzione in calo, dunque, secondo le prime stime dei diversi rappresentanti delle cantine sociali. “Come quantità siamo in calo di circa un 10% rispetto all’anno scorso – ha affermato Enrico Trabalzini, per la Vecchia Cantina di Montepulciano, realtà con oltre 400 associati che produce un potenziale di 2,5 milioni di bottiglie di vino Nobile, 2 ml./bott. di Chianti e Colli Senesi, 1 di Rosso di Montepulciano e 3 milioni di bottiglie di Igt – ma la qualità delle uve rimane ottima. L’aspetto positivo riguarda il mercato nazionale, in ripresa, e questo ci fa ben sperare”.

Chianti geografico – Altra cooperativa importante del territorio è quella del Chianti Geografico che produce Brunello e Rosso nei 12 ettari di Montalcino; quindi 1 milione di bottiglie di Chianti Colli Senesi (il 20% dell’intera Denominazione) e 500mila bottiglie di Vernaccia di San Gimignano nei 400 ettari nel territorio della città turrita, infine 500mila bottiglie di Chianti Classico nell’azienda di Gaiole in Chianti (158 ettari): “Per noi la vendemmia non è ancora finita – dice il direttore Carlo Salvadori -, ma la prima considerazione da fare riguarda la quantità, decisamente in calo rispetto agli anni precedenti. Nelle zone più fresche del Chianti Classico già i primi dati analitici di inizio settembre hanno fatto capire che la vendemmia sarebbe stata ritardata rispetto agli ultimi anni. Da un punto di vista qualitativo, però, l’uva è arrivata comunque in cantina con ottime caratteristiche”.

Viticoltori Sinalunga – In Valdichiana la vendemmia ha interessato  250 aziende che conferiscono l’uva alla Cantina Viticoltori Senesi-Aretini di Sinalunga, dove si producono circa 150mila bottiglie di Chianti Docg, e l’Igt Rosso, Bianco e Rosato: “Come quantità siamo in netto calo rispetto agli anni passati – dice il direttore della Cantina Emanuele Marchi – mentre la qualità rimane comunque alta”.   

Siena

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