“Ora i Fatti” gli agricoltori toscani scendono in piazza contro il Governo

L’agricoltura toscana scende in piazza insieme alla Cia – Confederazione Italiana agricoltori per una mobilitazione che ha coinvolto tutte le piazze italiane (nella foto Siena). Con lo slogan “Ora i fatti. Gli agricoltori toscani chiedono interventi immediati ed efficaci” la Cia ha deciso di sostenere le rivendicazioni nei confronti della legge finanziaria per il 2009 e sollecitare provvedimenti di carattere straordinario al fine di garantire alle imprese agricole validi strumenti, soprattutto in una fase di grave crisi che sta provocando riflessi negativi sul settore primario.

Costi troppo onerosi – “Sulle aziende agricole – sottolinea Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana – pesano in maniera drammatica gli aumenti dei costi di produzione e quelli degli oneri sociali. A questi si sta aggiungendo in queste ultime settimane il costo del denaro più caro e le difficoltà di accesso al credito. E ciò penalizza maggiormente le imprese che hanno investito in innovazione e qualità. Le risposte del Governo sono state ampiamente insufficienti, se non addirittura parziali, riduttive o sbagliate. Con la mobilitazione nazionale  – afferma Pascucci – chiediamo un netto mutamento di rotta nelle politiche per il settore del Governo nazionale e del Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali”. Difficoltà confermate anche dalle prime stime dell’annata agraria 2008, che rischia di aggravarsi ulteriormente se non verranno adottati validi interventi.

Governo assente – “Finora – prosegue Pascucci, – la risposta del governo a questa crisi è stata totalmente insufficiente. La stessa legge finanziaria non affronta con la dovuta incisività i problemi dell’agricoltura italiana. Manca, insomma, un disegno organico e un adeguato progetto di sviluppo che dia reali certezze e prospettive ai produttori. Si va ancora avanti con interventi frammentari, che non contribuiscono alla necessaria svolta”.

La Cia invoca la Conferenza nazionale – Oggi occorre una nuova politica agraria, che deve avere il suo punto focale nella Conferenza nazionale sull’agricoltura e lo sviluppo rurale. ”Con la mobilitazione – prosegue Sandro Piccini, presidente provinciale della Cia di Firenze – si vogliono sollecitare non solo le necessarie modifiche alla finanziaria, in particolare la proroga degli sgravi contributivi Inps e il ripristino del Fondo di solidarietà contro le calamità naturali e dei finanziamenti per il Piano irriguo, ma anche interventi straordinari a sostegno delle imprese”.

Le richieste della Cia – La Cia ribadisce l’esigenza dell’accisa zero per il gasolio utilizzato in tutte le attività agricole e zootecniche, della riduzione al 4 per cento fino a tutto il 2009 dell’aliquota Iva sui carburanti e dal 20 al 10 per cento dell’Iva sul vino, di fissare al 4 per cento l’Iva sulle nuove strutture realizzate nell’ambito dei Piani di sviluppo rurale e di ridurre del 50 per cento le aliquote Iva relative all’acquisto dei beni e dei servizi necessari allo svolgimento dell’attività agricola. Altri provvedimenti da adottare in tempi rapidi riguardano l’estensione a tutto il territorio del credito d’imposta per nuovi investimenti produttivi nel settore agricolo; l’aumento della dotazione finanziaria del credito d’imposta per l’imprenditoria giovanile e il riconoscimento del credito d’imposta per l’aumento occupazionale basato sull’incremento del numero delle giornate lavorate anche da dipendenti assunti a tempo determinato; le agevolazioni contributive e tributarie per le imprese di settori produttivi colpiti da crisi di mercato; la definizione delle condizioni di ruralità fiscale dei fabbricati agricoli per evitare inutili ed ingiustificati contenziosi; un più facile accesso al credito e la ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole, anche con la trasformazione del debito con gli istituti bancari dal breve a medio e lungo termine e con agevolazioni su finanziamenti destinati alla trasformazione di esposizioni debitorie contratte con istituti di credito; lo sblocco dei finanziamenti comunitari di supporto alle imprese agricole.

La mobilitazione – In Toscana la Cia ha manifestato a Firenze, a Empoli e Borgo San Lorenzo; ad Arezzo; a Grosseto, a Cecina in provincia di Livorno;  a Lucca; in provincia di Massa Carrara ad Aulla; a Pisa; Pescia (Pt); a Siena e in altre sei piazze della provincia (Sinalunga, Pienza, Montalcino, Sarteano, Colle Val d’Elsa, Montepulciano Sinalunga, Pienza, Montalcino, Sarteano, Colle Val d’Elsa, Montepulciano). E molti agricoltori toscani parteciperanno al sit-in organizzato a Roma, davanti alla sede della Camera dei deputati, il prossimo 20 novembre quando si concluderà la mobilitazione nazionale 

 

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