Prezzi, dopo il pane anche l’olio è fatto in casa

Come aveva anticipato nelle settimane scorse agricultura.it con gli speciali Olio e Olive, dedicati alla raccolta e ai minifrantoi, il "fai da te" sembra diventare una tendenza. Portare a tavola olio o vino ottenuti direttamente in cantina dall’uva o dalle olive acquistate in campagna è ora possibile grazie alle nuove tecnologie innovative, presentate all’Esposizione internazionale di macchine per l’agricoltura (EIMA) di Bologna, che consentono di combattere la moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola e garantiscono la qualità e la genuinità del prodotto. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che con l’aumento dei prezzi al consumo si moltiplicano le iniziative per favorire la preparazione casalinga dei cibi che dopo il pane e lo yogurt si estendono ai prodotti base della dieta mediterranea come l’extravergine e il vino che può arrivare a costare meno di un decimo di quello acquistato al negozio.

Ricarichi selvaggi – “E’ insostenibile il fatto che per ogni euro speso in alimenti appena 17 centesimi servano per compensare la materia prima agricola, con ricarichi che arrivano vicini al 500 per cento dal campo alla tavola che sono ulteriormente aumentati”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “le innovazioni commerciali come la vendita diretta dei produttori e le nuove tecnologie possono aiutare a rendere il mercato piu’ competitivo tagliando le intermediazioni e avvicinando la produzione al consumo per consentire ai cittadini di gustare cibi di qualità al giusto prezzo e agli agricoltori di ottenere un giusto reddito”.

Convenienza – Una opportunità che – sottolinea la Coldiretti – diviene sempre piu’ conveniente considerato che secondo gli ultimi dati Istat si allarga la forbice dei prezzi tra produzione e consumo con i prodotti alimentari e le bevande che al consumo sono aumentati del 5,1 per cento mentre sono diminuiti i prodotti agricoli in campagna di quasi il 7 per cento nello stresso periodo, secondo l’Ismea. Ed in particolare i prezzi pagati agli agricoltori ad ottobre 2008 segnano una forte riduzione sia per i cereali (-33,3 per cento), e per uva da vino e olive da olio che su base annua hanno registrato, rispettivamente, riduzioni del 12 per cento e del 13,5 per cento.

Tutto ad Eima – Chi vuole assaporare il piacere di un prodotto fatto in casa all’Eima trova le attrezzature necessarie per fare in proprio vino e olio, due prodotti simbolo del Made in Italy. Pigiatrici di dimensioni ridotte, da tenere in cantina, abbinate a un piccolo torchio meccanico consentono di fare il mosto dopo aver acquistato uva direttamente dalle aziende agricole. Un po’ più ingombrante, ma ugualmente efficiente, il minifrantoio per la produzione di olio. Una volta raccolte o acquistate le olive in un’azienda agricola, con il mini-frantoio (che richiede solo 3 Kw di potenza) si ricava l’olio con il sistema a freddo, semplice e pratico, con la possibilità di riutilizzare le acque reflue come fertilizzante naturale ed ecologico..

Vino e olio – L’uva da vino quest’anno è stata venduta in molti casi a prezzi non superiori a 20 centesimi al chilo e considerando una resa del 75 per cento è possibile produrre un litro di vino con una spesa di meno di 30 centesimi al litro, meno di un decimo del costo di un buon vino al supermercato. E per l’olio – ricorda la Coldiretti – il prezzo delle olive in Puglia è sceso drasticamente fino a toccare addirittura i 35 centesimi di euro al chilogrammo. Ma all’analisi economica va aggiunta la possibilità di garantirsi l’origine e la qualità del prodotto che si realizza insieme alla soddisfazione di offrire ai propri familiari ed agli ospiti un prodotto veramente esclusivo.

Il pane insegna – Lo dimostra il successo negli ultimi anni della pagnotta fatta in casa che arriva a costare fino a quattro volte meno rispetto  a quella acquistata dal fornaio, con una crescita esponenziale  dei cittadini che si improvvisano panettieri per combattere il caro prezzi e garantirsi un prodotto sano e genuino. Per fare un chilo di pane – spiega Coldiretti – serve poco piu’ di mezzo chilo di farina, acqua, lievito, più un paio di cucchiaini di olio. La pagnotta viene poi cotta in forno per un’ora circa a 220 gradi. Considerando il prezzo della materia prima e quello dell’energia consumata, il costo dello sfilatino fatto in casa non supera i novanta centesimi.

Rosanna Paliotta

Informazione pubblicitaria