Agricoltura in recessione. Botta e risposta fra Zaia e Andria

“I dati Istat diffusi oggi sono un chiaro segnale della necessità di rafforzare il legame fra gli agricoltori ed il mercato e soprattutto di ripristinare un adeguato ed intelligente livello di protezione delle produzioni nazionali”. Lo sottolinea il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia commento i dati sul prodotto interno lordo del Paese diffusi oggi dall’Istituto nazionale di statistica. Dati confermano il giudizio degli osservatori economici europei e internazionali: l’Italia, come altri Paesi della Ue, è oramai in uno stato di recessione tecnica.

Stime Istat – Secondo le stime dell’Istat, infatti, il Pil italiano, nel terzo trimestre 2008, è diminuito rispetto allo stesso periodo del 2007, dello 0,9%. E, a differenza degli ultimi due trimestri, anche l’agricoltura, come l’industria e i servizi, ha contribuito a questo risultato negativo, con una diminuzione del valore aggiunto reale.

Stime Ismea – L’Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, ricorda il Mipaaf , ha già rivisto al ribasso le stime sull’andamento del valore aggiunto agricolo per il 2008, proprio a causa dei risultati negativi del terzo trimestre dell’anno. Secondo l’Ismea la produzione del primario nel terzo trimestre ha registrato un calo dell’1,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Andamento che è il risultato di una serie di fattori ed è in particolare da attribuire alle difficoltà che stanno interessando in particolare le colture industriali già da alcuni anni, cui si sono aggiunte le penalizzazioni alle produzioni di frutta e agrumi, legate all’andamento climatico.

Preoccupazione Zaia – “Siamo alla vigilia della chiusura di un importante negoziato, quello sulla Pac – ha ricordato il ministro Zaia – e dovremo riflettere, senza chiusure pregiudiziali o insensati timori, sull’insieme dei meccanismi che regolano gli scambi commerciali, introducendo strumenti di stabilizzazione che ci aiutino a superare la crisi economica in corso. Una linea di intervento, quest’ultima, emersa anche, durante la recente campagna elettorale USA, in alcuni degli interventi del neo presidente degli Stati Uniti Barack Obama”.

Pd inascoltato – "I dati presentati dall’Istat sullo stato di salute dell’agricoltura in Italia sono allarmanti e confermano l’ urgenza di mettere in atto provvedimenti straordinari a sostegno dell’intero comparto che è a rischio recessione per effetto della crisi finanziaria".  A dichiararlo è il ministro dell’Agricoltura del Governo ombra, Alfonso Andria, che non ha nascosto la sua preoccupazione per le stime preliminari dell’Istat relative al Pil del terzo trimestre 2008 e quelle sull’annata agraria. Andria ha ricordato che "il Pd, fin dall’inizio della legislatura, ha richiamato l’attenzione del Governo sulla necessità di prevedere risorse adeguate a sostegno del comparto agricolo. Ciò nonostante abbiamo continuato a rilevare e a denunciare tagli su importanti voci di spesa. Anche negli ultimi giorni, malgrado il generoso impegno dei colleghi del Pd presenti in Commissione agricoltura alla Camera, le proposte del Pd – come ha ricordato l’on. Oliverio –  pur ritenute serie e condivisibili non sono poi state accolte, rinviando ad altro momento il reperimento delle risorse necessarie". "Ma qual è mai – chiede Andria – il momento se non quello dell’approvazione della Legge Finanziaria? E’ evidente che i tagli previsti dalla Finanziaria  andranno a gravare pesantemente su un quadro globale  che è al limite dell’emergenza. L’appello lanciato oggi dalla Confagricoltura e della Confederazione italiana agricoltori (Cia) non è che la conferma  della necessità di una nuova politica per rilanciare sviluppo e competitività". 

Conclude Andria – "Confido che durante il prossimo esame della Legge Finanziaria al Senato, in considerazione di quanto è più chiaramente emerso in queste ultime ore, il Governo voglia rivedere la propria posizione e accogliere gli emendamenti che il Gruppo del Pd ha già preannunciato".

 

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