Bandiera Verde 2008, la Cia premia l’impegno per l’ambiente

L’agricoltura italiana non porta in tavola “veleni”. Sicurezza, qualità e tipicità sono le prerogative essenziali del lavoro e dell’impegno dei nostri produttori. Un lavoro, spesso nascosto, che racchiude un patrimonio formidabile, fatto di tradizioni e anche di innovazione. Un patrimonio che la Cia-Confederazione italiana agricoltori ha inteso premiare e valorizzare attraverso “Bandiera Verde Agricoltura”, un marchio attraverso il quale si dà pieno riconoscimento a tutti quei comportamenti “virtuosi” tesi a tutelare l’ambiente, ad esaltare le produzioni legate al territorio. Una grande “mappa” della qualità agricola che non è composta soltanto di Dop ed Igp, di cui deteniamo il primato a livello europeo, ma anche di tante piccole realtà rurali che consentono all’agroalimentare “made in Italy” di essere fortemente variegato e diversificato e di raggiungere “eccellenze” inimitabili e inestimabili.

I premiati – E così tra i premiati figurano comuni, aziende agricole e personaggi che si sono particolarmente distinti nelle politiche di tutela dell’ambiente, del territorio rurale e del paesaggio. Una sorta di itinerario enogastronomico legato a particolari ed unici prodotti della terra e ad esperienze e tradizioni che evocano suggestioni ed usanze anche millenarie nel rapporto tra l’uomo e la natura. Una “mappa” che si snoda lungo tutta la Penisola attraverso la quale si esalta l’impegno di tante persone e si scopre una realtà fatta di paesaggi “ristrutturati” e riportati alla loro primordiale origine, di comuni “arredati” e “decorati” di verde, di formaggi, di carni, di oli e di vini che vengono lavorati come più di cinque secoli fa, di latte d’asina che si usa per fare formaggi, ma anche per prodotti innovativi di cosmesi. Una realtà, insomma, che non ha nulla a che vedere con quei “veleni” alimentari che troppo spesso importiamo dall’estero, come il recente caso della carne alla diossina.

Semplicità contro industria – Insomma, una “mappa” della qualità non solo dell’agricoltura, ma dell’intero territorio nazionale. “Mappa” che la Cia ha voluto disegnare attraverso “Bandiera Verde Agricoltura”, in modo di dare voce e valorizzare un mondo, troppo spesso dimenticato e al quale si sono anteposte produzioni di carattere industriale che non hanno alcun legame con il territorio, con la cultura, le tradizioni, i sapori delle nostre terre. Un riconoscimento che dà valore al nostro Paese e a tutto quello che favorisce uno sviluppo sostenibile, una difesa della natura e un agroalimentare che racchiude sapienze antiche e valori che travalicano gli stessi confini nazionali. E sta proprio qui il successo di “un made in Italy” che in tutto il mondo conquista fiducia ed è apprezzato sempre di più.

I volti noti premiati – Il premio “Bandiera Verde Agricoltura” è giunto alla sua V edizione ed è patrocinato dai ministeri delle Politiche agricole, alimentari e forestali, dell’Ambiente e della Gioventù. Tra i personaggi, i premiati quest’anno sono risultati Clemente Mimun, direttore del Tg5 di Mediaset,  Sveva Sagramola, conduttrice del programma Rai Geo&geo, e Franco Poggianti, responsabile della trasmissione del Tg3 Agri3.

 

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