Sequestrate 142 tonnellate di pomodori taroccati in Campania

"Con l’operazione che presentiamo oggi sono state sequestrate ben 142 tonnellate di pomodori spacciati per San Marzano che erano invece di diversa origine. In questo momento si sta procedendo, da parte di funzionari dell’Icq di Napoli e della Dogana di Salerno al sequestro, presso il porto di Salerno di 5 containers contenenti 13000 barattoli da 1 Kg. di falso pomodoro San Marzano, senza l’indicazione in etichetta della sigla dell’azienda produttrice del lotto." Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha aperto la conferenza stampa sull’operazione "San Marzano" che, con perfetta sinergia tra finanzieri, funzionari dell’Agenzia delle dogane e ispettori del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali aveva già consentito di individuare due containers il cui carico, per un peso complessivo di 36.000 kg, era costituito da barattoli di pelati di pomodoro, falsamente dichiarati "Vero San Marzano", in quanto dagli accertamenti eseguiti il pomodoro è risultato di origine pugliese.

Continua la tolleranza zero – "Con questa operazione a tutela del Dop San Marzano, ha proseguito il Ministro, prosegue il nostro impegno per la tolleranza zero che abbiamo inaugurato in questi mesi a difesa del made in Italy sulle nostre tavole. Il Pomodoro è uno dei biglietti da visita alimentari del nostro Paese. Ferrari fashion & food sono il trinomio dell’eccellenza del nostro Paese all’estero. Il pomodoro è parte essenziale dell’Italian food. Un settore che complessivamente vale 24 miliardi di euro."

Il San Marzano – Il pomodoro "San Marzano" è un prodotto a Denominazione di origine protetta inserito nel Registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette, che contraddistingue i prodotti che derivano dalla lavorazione di pomodori provenienti dall’agro nocerino-sarnese che presentano caratteristiche tipiche di quella zona e che seguono una rigorosa procedura di controllo del ciclo di produzione per il rilascio della certificazione Dop.

Conferenza stampa – Alla conferenza stampa erano presenti anche il generale di brigata della Guardia di finanza, Giovanni Mainolfi, l’ispettore generale capo dell’Icq Giuseppe Serino e il direttore regionale delle Dogane della Campania, Alberto Libeccio che hanno spiegato le dinamiche dei sequestri e delle indagini. "E’ la prima volta che vengono sequestrati quantitativi così rilevanti di un prodotto Dop", ha sottolineato Giovanni Mainolfi, mentre Giuseppe Serino ha messo in evidenza il lavoro dell’Icq: "Nel 2008 abbiamo effettuato 37 mila ispezioni in tutti i settori, in particolare in quello dell’olio, del vino e del settore caseario. Normalmente il 12% delle ispezioni portano a riscontrare delle anomalie. Possiamo quindi affermare che il settore agricolo è costantemente controllato. Nell’ultimo periodo, ad esempio, abbiamo portato avanti diverse operazioni speciali che hanno riguardato il vino a settembre-ottobre, l’olio a dicembre ed ora i prodotti scatolati e conservati. Abbiamo, ha concluso Serino, squadre che quotidianamente sono al lavoro per effettuare controlli in base ad un programma determinato".
"Questa tipologia di illecito, ha sottolineato Alberto Libeccio, produce danni devastanti all’economia nazionale non immediatamente quantificabili perché penalizza il made in Italy all’estero facendogli perdere una grande fetta di mercato".

Falsi pomodori – La società produttrice, che in origine aveva introdotto i containers nel porto per esportarli, aveva avviato le procedure per il reingresso nel territorio nazionale della merce, circostanza che ha insospettito i militari che decidevano di controllare il carico. All’interno, infatti, sono stati rinvenuti 12.000 barattoli per un peso complessivo di 36.000 kg. che sono stati successivamente sottoposti a sequestro per violazione all’art. 517 del codice penale, con l’aggravante, in quanto, la frode ha ad oggetto alimenti la cui denominazione di origine è protetta. Sono state, inoltre, rinvenute altre 1.600 bottiglie di olio extravergine di oliva per circa 4.000 litri anche queste con irregolarità sull’etichettatura e per le quali sono in corso le analisi di laboratorio per accertarne l’esatta composizione chimica.

Operazione – Il rappresentante legale dell’azienda operante nel salernitano è stato denunciato a piede libero all’A.G. competente. L’immissione sul mercato avrebbe sicuramente creato un illecito guadagno connesso alla vendita di prodotti con marchio falso, applicato per ingannare i consumatori sulla reale qualità e origine del pomodoro. Questa sequestro nasce anche grazie a una analoga operazione svoltasi il 20 gennaio scorso nei confronti della medesima società esportatrice che proprio per questo cercava di rimettere nel mercato interno quanto non era riuscita ad esportare.

 

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