No Ici sui fabbricati rurali. Dopo l’ok del Senato, la parola alla Camera

Approvazione, da parte dell’assemblea del Senato, dell’emendamento sull’esclusione dall’Ici dei fabbricati rurali, contenuta nel maxiemendamento presentato dal Governo al decreto legge cd "Milleproroghe". Il decreto – su cui il Governo ha posto la questione di fiducia – dovra’ ora passare il vaglio della Camera dei Deputati per la sua definitiva conversione in legge entro il 1° marzo 2009. Commenti favorevoli da parte del mondo dell’agricoltura italiana: in primis il ministro Luca Zaia,e  dall’Ordine deglio agronomi (Conaf), Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Fedagri-Confcooperative.

Il Ministro Zaia – "Sono molto soddisfatto dell’approvazione al Senato del maxiemendamento al decreto legge Milleproroghe nel quale era stato inserito il principio della non-assoggettabilità dell’Ici ai fabbricati rurali. Mi auguro che anche alla Camera si proceda in questa direzione". Con queste parole il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato l’approvazione a Palazzo Madama del maxiemendamento del Governo al decreto Milleproroghe, contenente la norma secondo cui i fabbricati rurali non sono soggetti all’Ici indipendentemente dal’iscrizione in catasto con attribuzione di rendita. "L’approvazione definitiva della norma – ha detto Zaia – risolverebbe una situazione fortemente penalizzante per gli imprenditori, in quanto si tratta di fabbricati necessari all’esercizio dell’attività agricola: in un momento di crisi come questo, abbiamo inteso dare un segnale importante alle imprese, che devono sentirsi sostenute dal governo e devono sapere che il Ministro lavora nel loro interesse". "La conferma della non assoggettabilità diretta all’Ici dei fabbricati rurali, ha spiegato il ministro Zaia, non comporta né una minore entrata per il bilancio dello Stato, poiché non l’ha mai prodotta, né, soprattutto, una riduzione del gettito ai Comuni, perché i fabbricati rurali continueranno a generare rendita e a concorrere al reddito dominicale dei terreni sui quali sorgono e su questo reddito agisce l’Ici".

Conaf – Niente Ici sui fabbricati rurali. Pieno apprezzamento da parte del Conaf, Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, per il decreto legge "Mille proroghe" approvato oggi al Senato, che riguarda fra l’altro la norma che conferma la non assoggettabilità dei fabbricati rurali all’Ici (Imposta comunale sugli immobili). "Esprimo grande soddisfazione – commenta Andrea Sisti, presidente Conaf – per l’approvazione da parte del Senato della norma. Si pone fine ad una situazione che stava creando gravi problemi alle aziende agricole italiane già alle prese con difficoltà economiche dovute ad un crisi generalizzata, imprenditori che avrebbero dovuto sostenere ulteriori oneri, per quelli che sono soltanto fabbricati strumentali all’esercizio delle attività agricole. Adesso dobbiamo attendere l’approvazione anche della Camera che dovrà definitivamente mettere la parola fine sulla vicenda. Le unità immobiliari quindi – conclude Sisti -, anche iscritte o iscrivibili nel catasto fabbricati, per le quali ricorrono i requisiti di ruralità previsti dall’art. 9 del dlgs 557/93, non potranno essere tassate ai fini dell’imposta comunale sugli immobili".

Confagricoltura – Confagricoltura esprime grande soddisfazione per l’approvazione, da parte dell’assemblea del Senato, dell’emendamento sull’esclusione dall’Ici dei fabbricati rurali, contenuta nel maxiemendamento presentato dal Governo al decreto legge cd "Milleproroghe". Ad avviso di Confagricoltura, che ha fortemente sorretto l’emendamento, si sta risolvendo secondo corretti canoni interpretativi, una vicenda che era stata caratterizzata da aspetti di palese iniquita’.

Coldiretti – Ok al decreto legge "mille proroghe" approvato oggi dall’Aula di Palazzo Madama contiene la norma che conferma la non assoggettabilita’ dei fabbricati rurali all’Imposta comunale sugli immobili (Ici) in possesso dei prescritti requisiti. La Coldiretti esprime grande soddisfazione per l’approvazione della norma approvata dal Senato che risolve una situazione che si stava rivelando fortemente penalizzante per gli imprenditori, in quanto si tratta di fabbricati strumentali all’esercizio dell’attivita’ agricola.

Confederazione Italiana Agricoltori – Finalmente una notizia positiva per l’agricoltura. Cosi’ la Cia-Confederazione italiana agricoltori ha commentato l’approvazione dell’emendamento che conferma l’esenzione dell’Ici sui fabbricati rurali contenuto nel decreto "milleproroghe" che ha ottenuto oggi il via libera da parte del Senato. Ora la parola passa alla Camera ed e’ auspicabile – sottolinea la Cia – che anche in questa sede venga confermato. In questo modo si porrebbe fine ad una delicata e controversa vicenda che potrebbe, se non risolta, avere pesanti conseguenze per gli agricoltori. Infatti, gia’ nelle scorse settimane molti di loro hanno ricevuto da parte dei comuni avvisi di accertamento per richiedere il pagamento dell’Ici sui fabbricati degli ultimi cinque anni. Una situazione complessa che genererebbe forti contrasti fra gli enti locali ed i possessori dei fabbricati asserviti all’esercizio dell’attivita’ agricola. D’altronde, dice la Cia, si tratta di un’imposizione arbitraria. Anche nel Senese non erano mancati i problemi con l’applicazione dell’Ici sui fabbricati rurali da parte dei comuni di Montalcino e Piancastagnaio.

Fedagri-Confcooperative  – Fedagri accoglie con grande soddisfazione l’avvenuta approvazione oggi da parte del Senato, con ricorso al voto di fiducia, del maxiemendamento al decreto legge "Milleproroghe" nel quale era stato inserito il principio della non-assoggettabilita’ dell’Ici ai fabbricati rurali. "La nostra federazione – ha dichiarato il presidente Paolo Bruni – ha lavorato attivamente in questi mesi per sensibilizzare parlamentari ed esponenti del Governo affinche’ venissero messi sullo stesso piano i fabbricati rurali delle cooperative e quelli degli imprenditori agricoli individuali.  "Con l’approvazione di oggi – conclude Bruni – si conclude la prima parte dell’iter parlamentare che ora prevede l’esame da parte della camera per la definitiva conversione in legge".

Città del Vino – Parziale soddisfazione del Presidente delle Citta’ del Vino, Valentino Valentini, dopo la fiducia ottenuta al Senato dal Decreto milleproroghe, in quanto "viene di fatto riconosciuta la compensazione con maggiori trasferimenti da parte dello Stato, ma non si risolve il problema delle necessita’ dei comuni a maggiore valenza rurale e dell’equita’ fiscale nei confronti di altre categorie produttive. Il Governo ha accolto le esigenze di una sola parte. Il problema di una nuova disciplina della fiscalita’ rurale resta, e solo con un federalismo fiscale serio si potranno mettere a fuoco questi problemi e risolverli". Il maxi-emendamento del Governo al Decreto milleproroghe approvato dal Senato abolisce infatti definitivamente l’Ici sui fabbricati rurali, ma prevede da parte del Governo la compensazione – gia’ segnalata da tempo da parte delle Citta’ del Vino, l’associazione dei Comuni a piu’ alta vocazione vitivinicola d’Italia, perche’ non prevista – di questo mancato introito ai comuni, che potranno comunque tener conto delle somme che avrebbero incassato nei propri bilanci e spenderle.
  "Per questo chiediamo al Governo – prosegue Valentini – di affrontare in maniera seria il tema della fiscalita’ rurale e alle aziende vitivinicole una maggiore responsabilita’ nei confronti delle rispettive comunita’. Altrimenti i comuni italiani non potranno reggere a lungo, a causa dei percorsi in forte salita che la crisi economica e la recessione sicuramente ci presenteranno nei prossimi mesi".

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