Anche il tartufo si impara a scuola

Saranno delle lezioni sui generis quelli che si apprestano a vivere gli studenti dell’Istituto Alberghiero Pellegrino Artusi di Roma e dell’Istituto Alberghiero Marco Gavio Apicio di Lavinio (Anzio). Grazie a un’iniziativa che vede la collaborazione di due Gal marchigiani, quello Piceno e quello di Montefeltro, i ragazzi avranno la possibilità di approfondire la conoscenza con uno dei principi della tavola: il tartufo.

Cultura e tradizione – “Ci è sembrata un’idea stimolante – racconta con entusiasmo il presidente Italo Grilli  del Gal Montefeltro – quella di offrire ai giovani studenti di questi due istituti la possibilità di approfondire la conoscenza di un prodotto tanto nobile. Il tartufo fa parte della nostra tradizione e rappresenta un elemento determinante anche del tessuto sociale ed economico del nostro territorio. Il nostro desiderio è quello di far sì che gli operatori di domani imparino ad amarlo e apprezzarlo”. Le due lezioni, tra l’altro, non saranno soltanto teoriche. Gli studenti, ma anche i docenti, avranno infatti modo di degustare il tartufo nero pregiato che andrà a impreziosire alcuni piatti preparati per l’occasione.

Tartufo tra i banchi – “Di certe cose non ci si può limitare a parlare – spiega il presidente Domenico Gentili del Gal Piceno  – Un buon piatto di maccheroncini di Campofilone, arricchito dall’aroma e dal sapore del nostro tartufo, varrà più di tante spiegazioni e farà comprendere ai ragazzi il valore incontestabile di questo prodotto”. Un plauso quindi ai due Gal, per la loro iniziativa. Ma anche ai due Istituti impegnati che hanno accettato la proposta e offerto la più attiva collaborazione, mostrando la volontà di offrire agli studenti situazione  rare e stimolanti.

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