G8 agricolo al via: i numeri e le emergenze

In occasione del vertice dei capi di Stato e di governo dei Paesi G8 svoltosi a Toyako, (Giappone) il 9 luglio 2008, è stata approvata una dichiarazione finale sulla Sicurezza Alimentare Mondiale. Nel prendere atto del grave problema della crescita dei prezzi delle derrate alimentari, causata da diversi fattori combinati (in particolare: aumento della domanda dei grandi Paesi emergenti, aumento dei prezzi delle materie prime, speculazione sui mercati, inadeguatezza delle filiere produttive) i leader dei Paesi G8 chiedevano ai Ministri dell’agricoltura di "tenere una riunione per contribuire a sviluppare proposte concrete sul tema della sicurezza alimentare mondiale".  Dall’estate del 2008 a oggi le condizioni dei mercati agricoli mondiali sono notevolmente mutate: la recessione internazionale e la connessa diminuzione del costo dell’energia hanno arrestato la spirale dei prezzi prodotti agricoli. 

Premessa – Si tratta di una fase congiunturale ma il grave problema strutturale permane. La comunità internazionale, come anche le agenzie del sistema delle Nazioni Unite e i principali centri di ricerca e rilevazione statistica stimano che con l’avvio di un nuovo ciclo economico di ripresa, il fenomeno della crescita dei prezzi delle materie prime alimentari potrebbe crescere con ancor più marcato vigore, creando gravi problemi nei Paesi a medio basso reddito ma anche pericolose spinte inflazionistiche nei Paesi più sviluppati.

Il summit – Dal 18 al 20 aprile 2009 a Cison di Valmarino (Treviso) si svolgerà il primo vertice dei Ministri dell’agricoltura dei Paesi G8. Tema in agenda: l’emergenza alimentare mondiale.
– Formato: per la specificità della tematica trattata, la discussione non può prescindere dal coinvolgimento di Paesi e organismi internazionali che sono protagonisti dell’agricoltura mondiale. Rispondendo peraltro agli indirizzi definiti dal coordinamento della Presidenza italiana del G8, il vertice di Cison di Valmarino vedrà quindi la partecipazione – oltre ai Ministri dei Paesi G8 (Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, USA, Giappone, Canada, Federazione Russa) – anche del Ministro dell’agricoltura della Repubblica Ceca, come Presidente di turno del Consiglio UE , della Commissaria UE all’agricoltura Mariann Fischer Boel e dei Ministri dell’agricoltura dei seguenti altri Paesi: Brasile, Cina, India, Messico, Sud Africa ed Egitto, Australia e Argentina. Sono stati invitati a partecipare anche i vertici di FAO, PAM (Programma Mondiale degli Alimenti), IFAD (Fondo internazionale per lo Sviluppo Agricolo), Banca Mondiale, High Level Task Force sulla sicurezza alimentare delle Nazioni Unite, Unione Africana e OCSE.
– Programma: il programma prevede sessioni di lavoro a partire da sabato 18 in formato G8, che si andrà ampliando agli altri attori nel corso della domenica e del lunedì successivi.
– Obiettivo: individuare una strategia comune per fronteggiare le prossime spirali dei prezzi delle materie prime agricole e per limitare l’impatto di future emergenze alimentari mondiali. Una breve dichiarazione congiunta verrà negoziata e possibilmente sottoposta all’attenzione dei leader dei Paesi G8 in previsione del vertice previsto a luglio alla Maddalena.
– Strategia: è in fase di ultimazione un documento di lavoro in cui si identificano le azioni che saranno intraprese dai diversi governi, con il fattivo concorso dei principali organismi della Nazioni Unite direttamente coinvolti e della Banca Mondiale, per rimettere la produzione agricola al centro delle strategie di politica economica, contrastare i fenomeni di speculazione, migliorare le filiere produttive, stimolare gli investimenti e gli aiuti mirati nelle zone a basso reddito ma con vocazione agricola del mondo.

Le risposte – Tra le principali linee d’azione per interventi di tipo strutturale da affrontare in ambito G8 :
– Centralità della produzione agricola;
– Aumento della produttività dei Paesi in via di sviluppo per ridurre il divario fra domanda e offerta;
– Investimenti mirati a ricollegare le produzioni agricole dei singoli Stati alle aree urbane;
– Rafforzamento delle aree rurali;
– Miglioramento della trasparenza del meccanismo di formazione dei prezzi nei mercati agricoli;
– Gestione coordinata degli stock internazionali attraverso la messa a disposizione delle riserve dei Paesi maggiori produttori o tramite interventi coordinati e concordati a livello multilaterale sui mercati a termine;
– Lotta alla speculazione.
Nell’anno della Presidenza italiana del G8, inoltre, è nostra intenzione facilitare il processo per la realizzazione della Global Partnership for Agriculture and Food Security che rappresenta l’ambito istituzionale sopranazionale di coinvolgimento e coordinamento di tutti gli attori rilevanti (UN High Level Task Force, donatori, settore privato, società civile) per assicurare ad agricoltura e sicurezza alimentare la centralità nelle strategie di sviluppo dell’economia mondiale, che trovano un ideale collegamento a livello nazionale e internazionale con l’Expo agroalimentare di Milano 2015.

Alcuni numeri – Le persone che soffrono la fame nel mondo sono quasi un miliardo.
– Esiste però un secondo tipo di fame che è quello della sottoalimentazione: persone che non si nutrono a sufficienza. Le madri che soffrono di fame cronica danno alla luce neonati sotto peso o gracili. In base alle stime dell’Oms, ogni anno 3 milioni di decessi sono attribuibili a bambini nati sotto peso.
– Vi è poi la fame nascosta. Milioni di persone che sopravvivono con una dieta molto limitata e per questo non assumono il giusto apporto di vitamine e di minerali. La cosiddetta ‘fame nascosta’ colpisce oltre 2 miliardi di persone, con conseguenze anche gravi. Circa 100-140 milioni di bambini soffrono di deficienza da vitamina A e D. E ogni anno più di 2 milioni hanno problemi alla vista.

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