Vendemmia solidale per Zaia con i ragazzi disabili del Piave

“È il quinto anno consecutivo che con questi splendidi amici realizziamo a regola d’arte le operazioni di vendemmia e di vinificazione. Una giornata in cui sono loro i veri protagonisti; un bellissimo esempio di come interpretare l’agricoltura nel modo giusto: con passione e impegno”. Con queste parole il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato le operazioni di vinificazione da lui realizzate oggi insieme ai ragazzi dell’A.I.P.D. (Associazione Italiana Persone Down) della sezione della Marca trevigiana e alle loro famiglie presso l’azienda agricola Cecchetto, a Pezze di Piave (Treviso). 

Esperienza da valorizzare – “Un progetto che coinvolge oltre 60 ragazzi e che consente loro di avvicinarsi al mondo della terra, che tanta parte ha nella storia e nell’identità di un territorio come quello della Marca. Questa iniziativa è un esempio di come l’agricoltura può dare un contributo importante anche nel sociale". “Voglio ringraziare – continua il Ministro –, insieme all’azienda agricola Cecchetto che offre ai ragazzi questa bellissima opportunità, l’associazione A.I.P.D e tutti i volontari che si sono impegnati per la riuscita di questo progetto. Esprimo appieno quel senso di solidarietà che caratterizza da sempre i trevigiani, e i veneti. Prove ne sia che, in questo territorio, un cittadino su cinque è impegnato nel volontariato”.

Insieme al Vinitaly – Quella del Raboso del Piave è una delle ultime uve raccolte in Italia, e la sua vendemmia fa parte della tradizioni dell’agricoltura della Marca. I ragazzi si dedicano alla vendemmia, alla spremitura e preparazione del mosto per la vinificazione. Dopo queste operazioni, decorano e firmano personalmente le etichette, durante il periodo invernale, ed infine in primavera imbottigliano e confezionano circa 500 bottiglie. “Con questi ragazzi  – conclude Zaia – ci rivedremo al Vinitaly, un palcoscenico internazionale di primo livello, in cui saranno ancora protagonisti perché venderanno il vino che hanno prodotto oggi. Il ricavato andrà in beneficenza.” 

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