Salumi italiani più forti della crisi, anno record per l’export

Le esportazioni di salumi italiani hanno superato brillantemente la prova dell’annus horribilis 2009.
I numeri – Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, rielaborati da ASSICA (Associazione Industriali delle Carni) sono state inviate all’estero oltre 110.000 tonnellate di prodotti della nostra salumeria (+3,6%) per un fatturato di circa 860 milioni di euro (+3,3%).Un risultato notevole se si considera che commercio mondiale ha fatto registrare una flessione che non trova precedenti nella storia economica dal dopoguerra a oggi (-12%), che le esportazioni italiane hanno registrato un calo del -21,4% e quelle dell’industria alimentare nel suo complesso del -4,9%. Un contributo al raggiungimento di questo importato risultato è arrivato da tutti i principali prodotti della nostra salumeria, in particolare alla ripresa degli invii di prosciutti crudi, tradizionale volano delle nostre esportazioni, e dall’ottimo risultato della mortadella.

L’export vola – “L’export è per ASSICA un obiettivo primario e i numeri positivi del 2009 sono il risultato di una strategia associativa volta ad affermare la nostra salumeria nel mondo” ha affermato il presidente di ASSICA, Francesco Pizzagalli. “Abbiamo recentemente ottenuto ampliamenti di gamma che rendono esportabili la quasi totalità dei nostri salumi in Canada e in Sud Africa. Sono in corso anche negoziazioni con l’India, la Thailandia e Taiwan. L’ottima crescita delle nostre esportazioni conferma che tra i punti di forza del nostro settore ci sono i nostri prodotti, che con la loro qualità e specificità, permettono di affermarci sui mercati mondiali. Mercati che rappresentano la principale opportunità di crescita e di redditività per le nostre aziende.”

 

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