Sondaggio, Usa pazzi per il Veneto contadino

Americani pazzi non solo per Venezia ma anche per il Veneto contadino. Questa la nuova tendenza scoperta dal monitoraggio sull’immagine del turismo veneto all’estero promosso dalla societa’ Nathan il Saggio di Klaus Davi. Il retroterra della Serenissima, con i suoi sapori e i suoi panorami, rappresenta una meta ambita come, se non piu’, della celeberrima regina dell’Adriatico. E sono moltissime le ragioni che spingono i turisti d’oltreoceano a visitare cittadine come Bassano, Treviso, Padova, Vicenza. Prima su tutte, la riscoperta della vita rurale e delle sue bellezze bucoliche.

La riscoperta della provincia – Dalla ricerca emerge che negli Stati Uniti e’ in atto una significativa rivalutazione della provincia e dei luoghi che ancora mantengono una forte identita’ e uno stretto legame con le tradizioni. Dalla cucina tipica, come mostrato dal lunghissimo articolo di J.S. Marcus sul Wall Street Journal dedicato agli asparagi, all’arte dei grandi maestri paesaggisti veneti, di cui si parla dettagliatamente in un pezzo del New York Times, la campagna viene riscoperta come luogo di grande interesse in cui rigenerarsi dallo stress cittadino e, al contempo, intraprendere nuovi percorsi culturali ed enogastronomici gustando prelibatezze di quelle terre. Ma non e’ solo il Veneto agreste a raccogliere consensi: gli americani dimostrano di amare anche Cortina dove, come scrive Evan Rail del NY Times, ”la neve fresca si incontra con l’ottima cucina”. Della famosa citta’, meta preferita da numerosi vip nostrani ed internazionali, viene apprezzata la combinazione di glamour senza ostentazione e le piste da sci curate, ma anche la rete di rifugi in cui ci si puo’ abbandonare alla cucina piu’ nutriente e casalinga di tutto il comprensorio alpino”.

Le reazioni – ”Ce lo aspettavamo”, commenta il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, ai microfoni di Klaus Davi. ”E’ il giusto riconoscimento di un’attivita’ che dura da anni. Il Veneto e’ la prima regione turistica in Italia e va ricordato che i 62 milioni di presenze non sono solo di Venezia, ma soprattutto delle spiagge del litorale, delle citta’ d’arte, del Lago di Garda e delle Dolomiti. Siamo coscienti – continua l’ex Ministro delle Politiche Agricole – del grande potenziale che abbiamo, ovvero della multi-offerta che nessun altro al mondo puo’ mettere a disposizione; siamo perfettamente in grado di soddisfare le aspettative di qualsiasi visitatore, anche del piu’ esigente”. Il neo-governatore commenta, infine, anche la bocciatura della candidatura di Venezia per le Olimpiadi del 2020: ”Sicuramente vogliamo continuare a discutere di Olimpiadi. Pensiamo che una soluzione si possa trovare, ad esempio, per gli sport acquatici. Comunque guardiamo anche ad altri eventi internazionali e penso a Venezia come capitale della cultura e alle grandi operazioni come l’Expo. Siamo ottimisti per il futuro e penso che andremo verso un anno di crescita, ma soprattutto posso confermare una promozione a trecentosessanta gradi a livello nazionale e internazionale”.

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