Africa, in Kenya varato un piano di sostegno per le zone aride

Il Kenya, in collaborazione con alcune organizzazioni internazionali, ha lanciato un piano di sostegno all’agricoltura in una delle regioni più aride della nazione. Il progetto, finanziato con 10 milioni di dollari, durerà cinque anni, durante i quali saranno incentivati la produzione agricola e creati nuovi posti di lavoro. L’area interessata è la regione che circonda il lago Turkana, una delle aree più remote e meno sviluppate del Kenya. “Lavoreremo a stretto contatto con le comunità locali – spiegano i promotori dell’iniziativa – per assisterle al passaggio da un’agricoltura di sussistenza a colture di tipo intensivo e per creare sbocchi commerciali per le merci prodotte nella zona. Il programma porterà nuovi posti di lavoro e avrà un impatto positivo sulla qualità della vita di queste comunità”.

Altri progetti – Il presidente kenyano, Mwai Kibeki, ha dato il via a un progetto che punta a raggiungere la sicurezza alimentare entro il prossimo decennio. La “Strategia per lo sviluppo del settore agricolo per il 2010-2020” sarà l’arma principale nella lotta contro la povertà e la fame, in un Paese che aspira a inserirsi nel gruppo dei Paesi a reddito medio entro il 2030. Intervenendo a una cerimonia pubblica, Kibaki aveva detto che l’esecutivo ha scelto una politica agricola che contribuisca a realizzare una crescita economica del 10 per cento entro i prossimi due decenni. Il presidente ha precisato che “gli agricoltori saranno incoraggiati a passare da coltivazioni di sussistenza a produzioni che puntino al mercato”. Il presidente aveva poi aggiunto che sarà “migliorato l’accesso al credito e l’approvvigionamento di fertilizzanti e di sementi”. Saranno migliorate anche le infrastrutture delle zone rurali per assicurare un più agevole accesso al mercato”. Il Kenya è uno dei Paesi sottoscrittori di un Piano a livello continentale – Caadp, Programma per lo sviluppo agricolo complessivo dell’Africa – in base al quale il Tesoro è costretto a stanziare annualmente a favore del settore agricolo il 10 per cento del bilancio.

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