Non ci sarebbe la Toscana senza i giovani agricoltori

“E’ bello essere qui, in tanti, con voi che avete fatto domanda per fare impresa in agricoltura. Quando ho visto oltre 600 domande ho letto la vostra voglia di fare impresa”. Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ai 634 giovani toscani che hanno risposto “sì” al bando per la creazione di nuove imprese in agricoltura, riuniti oggi nella sede dell’Istituto degli Innocenti a Firenze. “Questo – ha proseguito Rossi – vuol dire che non ci arrendiamo, che noi vogliamo l’economia vera, non quella dettata dalle borse, dove il denaro produce denaro e dove il prezzo del grano è fissato da una borsa che non si sa dov’è e mette sul lastrico popoli interi.” Rossi, riconfermando l’impegno della Regione anche per il futuro,  ha sottolineato il ruolo polifunzionale dell’agricoltura in Toscana. “L’agricoltura in Toscana è fondamentale, traccia il profilo stesso della regione, mantiene un paesaggio unico al mondo, serve a contrastare i cambiamenti climatici, serve sopratutto per mangiare qui i prodotti del nostro territorio.” E su quest’ultimo punto il presidente ha annunciato imminenti iniziative della Regione per valorizzare le produzioni locali e la filiera corta e favorirne lo sbocco sul mercato.

UE – Il presidente ha dedicato una battuta anche alla politica agricola dell’Unione Europea. “Sono fiducioso che dal Parlamento europeo uscirà una proposta equilibrata. Pensare che c’era anche chi sosteneva che si dovesse smettere di dare finanziamenti all’agricoltura; io la penso diversamente. L’Europa senza l’agricoltura non sarebbe quello che è, e la Toscana pensate che disastro sarebbe senza l’agricoltura”.

Fiducia – Infine Rossi ha detto: “Due cose mi fanno ben sperare. Una di queste siete voi, significa che ci sono persone giovani sulle quali puntare per il ricambio generazionale, che hanno testa sulle spalle e voglia di investire. L’altra sono le persone immigrate, che sono venute qua per lavorare e che lavorano anche in agricoltura. Dobbiamo impegnarci perché diventino presto italiani e toscani. Sono queste le energie fresche sulle quali possiamo puntare per il futuro”.

L’intervento di AGIA e Cia Toscana – «L’unico strumento  per promuovere il ricambio in agricoltura è assicurare il sostegno ai territori rurali e periferici; ovvero potenziare le infrastrutture, i servizi essenziali fra cui i trasporti, i servizi socio-sanitari, le scuole e la banda larga. Aspetti che assumono oggi che si parla di giovani, un significato ancor più rilevante: come si può pensare che un giovane scelga la via dell’agricoltura se anche una sola di queste cose non fosse garantita?». E’ in sintesi il messaggio di Chiara Innocenti, presidente Agia-Cia Toscana che ha rivolto quest’oggi in Regione Toscana al presidente Enrico Rossi; e all’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori, nell’incontro dedicato ai giovani agricoltori della Toscana. Agia, e più in generale Cia, assicurano partecipazione, idee e sostegno ogni volta si riterrà opportuno convocare tavoli di lavoro e concertazione, che siano essi di stretta pertinenza con l’agricoltura o che affrontino il tema del ricambio generazionale e delle politiche giovanili da punti di vista più ampi.

Punti da sviluppare – Innocenti ha parlato del progetto del presidente Rossi, GiovaniSì, definendolo «un ottimo strumento per garantire dinamismo ed opportunità ai giovani, che non potrà risolvere tutti i problemi delle nuove generazioni, ma che si pone l’obiettivo di offrire loro diverse opportunità per realizzare i loro progetti: il bando per l’insediamento dei giovani in agricoltura si inserisce a pieno titolo all’interno di questo progetto più ampio». Ha inoltre ringraziato l’assessore Salvadori «per averci dato l’opportunità di studiare insieme la forma da dare a questo bando: per la prima volta ci si è resi conto che i giovani che investono in agricoltura non sono martiri che vanno assistiti riconoscendogli somme quasi in termini di risarcimento; ma sono imprenditori con progetti di impresa seri: il grosso passo avanti, voluto da noi come associazione ma altrettanto voluto dall’Assessorato, è stato premiare idee imprenditoriali strutturate e ragionate». Solo così ssostiene l’Agia “si riesce a creare le condizioni per imprese agricole più solide in grado domani di tenere alta la bandiera di quella Toscana che è una fetta importante della “cartolina Italia” e che più di molte altre aziende operanti in settori diversi saranno il volano del Made in Italy, punto di ri-partenza di un’Italia in difficoltà”. Ed il riconoscimento dell’importanza di un ricambio generazionale di qualità è risultato evidente nello stanziamento di ulteriori 25 milioni di euro a fianco ai 30 stanziati in prima battuta. I principali intoppi secondo Chiara Innocenti sono «l’Accesso al credito – ha detto – per assicurare al giovane la continuità nell’attuazione del suo progetto di impresa riteniamo necessario rafforzare gli strumenti regionali e territoriali, istituzionale e privati, per il credito ai giovani agricoltori. L’Accesso al mercato: entrare nel mercato – ha aggiunto – ancor più lo è  per le imprese giovani per le quali il reperimento del fondo su ci impostare la propria attività o gli investimenti di avviamento assorbono ed impegnano gran parte delle risorse finanziarie. Inoltre serve uno snellimento burocratico ulteriore; l’affiancamento, cioè la costituzione di strutture societarie innovative, dove il progetto d’impresa si sviluppa all’interno di un patto associativo tra una o più aziende agricole condotte da agricoltori prossimi al pensionamento e da un giovane imprenditore». Ed infine Innocenti ha parlato della “Banca della Terra” «si chiede un censimento delle terre demaniali e/o di proprietà degli enti pubblici per una successiva assegnazione, in proprietà o in affitto, prioritariamente a giovani imprenditori»; e della “formazione e consulenza” dove in una strategia di ricambio generazionale, assume un ruolo centrale la necessità di favorire l’elaborazione di un progetto d’impresa sostenibile sia dal punto di vista produttivo che economico.

Pascucci (Cia) – E poi c’è stato l’intervento del presidente della Cia Toscana Giordano Pascucci: «Apprezziamo l’impegno della Regione, di Rossi e di Salvadori per dare uno sostegno vero e concreto ai giovani in generale attraverso un pacchetto di interventi molto interessanti – ha sottolineato Pascucci -; in particolare per le azioni nel settore agricolo e forestale il ricambio generazionale è una priorità che avevamo sollecitato fin dall’inizio della legislatura. L’insediamento di giovani imprenditori, spesso di provenienza extra-agricola, sta contribuendo al rinnovamento ed ammodernamento sia del settore che delle imprese. Questa è una sfida da sostenere con determinazione, nuove imprese, più giovani richiedono maggiore dinamicità anche delle Istituzioni e della Pubblica Amministrazione, gli stessi interventi a sostegno delle settore agricolo per il rafforzamento della competitività delle imprese andranno rivisti, un ammodernamento, quindi, anche delle politiche e delle  programmazione, da quelle europee con l’imminente riforma della Pac, ad una nuova politica agraria nazionale, agli stessi interventi regionali».

 

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