Brunello Case Basse, forse la vendetta di un ex dipendente dietro il sabotaggio

Potrebbe essere un ex dipendente il responsabile dell’atto vandalico compiuto la scorsa settimana nella cantina dell’azienda vinicola Case Basse di Montalcino. Nella notte fra domenica 2 e lunedì 3 dicembre (LEGGI), infatti, ignoti sono entrati nell’azienda di Gianfranco Soldera e, una volta aperti i rubinetti delle botti, hanno versato nelle fogne 600 ettolitri di Brunello, distruggendo ben sei annate (2007-2012) della pregiata produzione. Secondo quanto trapelerebbe da fonti giudiziarie senesi, l’uomo sarebbe un ex dipendente in cattivi rapporti con i suoi ex datori di lavoro, e avrebbe compiuto l’atto vandalico per vendetta. Il presunto responsabile vive nella zona di Montalcino. Sarebbe quindi ancora una volta esclusa l’ipotesi della criminalità organizzata. Sull’episodio la Procura di Siena ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti. E secondo panorama.it “la parola fine sulla brutta vicenda che ha coinvolto Gianfranco Soldera è attesa entro pochi giorni”.

Stop alle vendite – Dallo scorso 3 dicembre – rende noto l’azienda Case Basse –  fino a data da stabilire,  è stata sospesa la vendita dei vini. "Pur rispettando la libertà commerciale degli operatori del settore, pensiamo importante comunicare il nostro dissenso e la nostra estraneità a pratiche speculative sul prezzo dei nostri vini già sul mercato, pratiche che – allontanando il concumatore finale all’accessibilità del vino – sanaturano il senso del nostro lavoro: condividere con gli appassionati il piacere di un vino unico".

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