Progetto Pro.s.e.c.co, gli scarti di potatura diventano energia

Il Progetto PRO.S.E.C.CO. (PROduzione Sostenibile di Energia da Combustione e di Compost) è uno dei più interessanti progetti sperimentali promossi nell’area di Conegliano Valdobbiadene.  Presentati i risultati ai produttori e agli amministratori locali giovedì 9 maggio 2013, presso l’Auditorium Celestino Piva di Valdobbiadene, nasce per rispondere alla problematica dello smaltimento delle biomasse residuali originate dai processi di gestione del vigneto e di vinificazione, primi fra tutti sarmenti e vinacce.  Obiettivo è eliminare la consuetudine della bruciatura all’aperto dei residui della potatura, pratica vietata, e favorire un riutilizzo intelligente, che permetta di dare nuova vita a questi materiali rendendoli utili nella produzione aziendale. Il progetto, finanziato nell’ambito della misura 124 del Piano di Sviluppo Rurale della Regione del Veneto, vede coinvolti il Dipartimento TESAF dell’Università di Padova, il Consorzio Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG e la Cantina Produttori di Valdobbiadene Società Cooperativa.

Risultati – I principali esiti riguardano: a) la creazione di modelli di gestione delle biomasse residuali dai processi di gestione del vigneto e di vinificazione attraverso la combustione e il compostaggio, b) la verifica dell’impatto in atmosfera della combustione dei sarmenti e dell’impatto sul terreno dei sarmenti sminuzzati e biosanificati, lasciati nell’interfila dei vigneti; c) la valutazione della Carbon Footprint, ossia dell’ammontare delle emissioni di CO2 conseguenti i modelli di gestione proposti. I risultati hanno confermato che è possibile utilizzare i sarmenti di vite come combustibile per la produzione di energia termica a condizione che l’impiego avvenga in caldaie di media-alta potenza, che consentono l’economica applicazione di filtri per l’eliminazione delle emissioni di polveri sospese. Anche il compostaggio dei sarmenti in combinazione con le vinacce si rivela una tecnica valida ed efficiente per ottenere dell’humus da riutilizzare nei vigneti ed arricchire la dotazione di sostanza organica del suolo. Il processo di compostaggio è una valida soluzione per bio-sanificare i sarmenti dai residui dei fitofarmaci distribuiti nel vigneto e dai patogeni presenti nel legno, soprattutto se il compost viene inoculato con organismi antagonisti. L’ultima tecnica oggetto di studio è la triturazione dei sarmenti sul filare e la loro bio-sanificazione mediante trattamenti con funghi antagonisti. Benché la validazione della tecnica richieda più anni, si possono già apprezzare alcuni risultati quali maggior accrescimento vegetativo e della quantità/qualità produttiva della vite e aumento della diversità fungina nel terreno.
I risultati del progetto, prontamente applicabili, saranno utilizzati per redigere delle buone pratiche di gestione da adottare nel territorio del Conegliano Valdobbiadene, che permetteranno di conciliare sempre di più la viticoltura con la qualità dell’ambiente. Rimane aperta la problematica del recupero per le zone di alta collina: in questo senso, l’Università ha comunicato ai presenti che è stata presentata una seconda fase del progetto volta alla messa a punto di nuove attrezzature e  tecniche di trasporto dei tralci nelle situazioni di alta pendenza. La Regione Veneto, che è intervenuta con i suoi dirigenti, ha molto apprezzato i risultati ottenuti e farà riferimento a questi risultati per far si che la normativa regionale sia sempre più vicina alle esigenze dei produttori.

Informazione pubblicitaria