Fondi recuperati dall’evasione fiscale, reinvestirli in agricoltura

«I dati della relazione della Guardia di Finanza relativi all’evasione fiscale nel 2013, pari a circa 60 miliardi di euro, evidenziano la portata di un problema nazionale dai connotati quasi inquietanti, nonché la disponibilità di enormi risorse che, se recuperate, potrebbero consentire il rilancio di settori
strategici come l’agricoltura». E’ questa la presa di posizione del presidente di Confeuro Rocco Tiso che lancia in chiaro invito al Governo italiano. «Il recupero di queste ingenti somme – continua – è ovviamente a volte tortuoso e complesso, ma è comunque importante che il governo elabori sin da subito delle strategie di sviluppo, in linea con le potenzialità del paese, sulle quali investire. Come Confeuro – prosegue Tiso – siamo sempre stati convinti, e i dati ci supportano, che sia l’agricoltura il primo settore a cui l’esecutivo deve guardare per uscire dalla crisi e per porre la basidella crescita. Il sistema agricolo italiano infatti, seppur con le sue falle sistemiche, ha sempre dimostrato di essere il comparto con la maggiore propensione ad attrarre le nuove generazioni, e quindi a contrapporsi al dramma della disoccupazione».

I settori in cui reinvestire – «
E’ poi innegabile – conclude il presidente nazionale Confeuro – che sia il
primario, per sua natura multifunzionale, il settore a cui bisogna necessariamente dar sostegno per favorire la green economy, il turismo paesaggistico e la tutela del patrimonio enogastronomico italiano».

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