Dimissioni De Girolamo: le reazioni del mondo agricolo ‘subito un Ministro e competente’. Agrinsieme chiede discontinuità’

Le dimissioni del ministro Nunzia De Girolamo hanno aperto l’ennesimo vuoto al dicastero di Via XX Settembre, basti pensare che dal 2010 ad oggi abbiamo avuto ben 5 ministri delle Politiche agricole (LEGGI). Attualmente il premier Lette si è preso l’interim (LEGGI) ma il mondo agricolo attende senza perdite di tempo un nuovo ministro, possibilmente, anche competente.

Agrinsieme, ora serve un segno di discontinuità. Si crei subito un nuovo ministero dello Sviluppo dell’Agricoltura e dell’Agroalimentare – Quello che ci preme di più ora è l’agricoltura, attesa da importanti sfide sia a livello nazionale che europeo, a cominciare dalla nuova Pac, la cui entrata in vigore, dal primo gennaio 2015, deve essere adeguatamente preparata. Rivolgiamo, quindi, al premier Enrico Letta, che ha assunto l’interim delle Politiche agricole, un vibrante appello perché assuma decisioni che diano un tangibile segno di discontinuità nei confronti del settore primario. Nell’attuale difficile situazione e davanti alle prossime decisive scadenze, rinnoviamo la nostra proposta per un ministero dello Sviluppo dell’Agricoltura e dell’Agroalimentare, in modo da favorire la crescita e la competitività delle imprese. Lo sottolinea Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane dell’agroalimentare, in merito alle dimissioni del ministro Nunzia De Girolamo. Il 2014 -aggiunge Agrinsieme- sarà un anno determinante per l’attuazione della riforma politica comunitaria e c’è bisogno di un ministero solido e autorevole che operi a tempo pieno in un clima di fiducia e collaborazione. Per questo chiediamo che sulla nuova Pac si apra al più presto un tavolo di concertazione, dove affrontare i problemi che ancora non sono stati risolti e per dare risposte certe agli imprenditori agricoli. Serve, insomma, un deciso cambio di marcia nella politica agroalimentare. Una politica -rimarca Agrinsieme- che contribuisca alla crescita del nostro Paese e alla valorizzazione del “made in Italy”. In questo contesto è, dunque, importante ripensare al ruolo e ai compiti di un nuovo ministero in grado di promuovere strategie agroindustriali e sanitarie, con una visione anche internazionale del comparto. Un dicastero che abbia competenze specifiche e si occupi seriamente delle imprese e dei loro problemi. Una svolta di cui il settore nel suo complesso (agricoltura, industria di trasformazione e dei mezzi tecnici, cooperazione e distribuzione) ha urgente necessità.

CONFEURO: IL NUOVO MINISTRO SIA SCELTO IN BASE ALLE COMPETENZE – Ancora una volta gli agricoltori sono costretti a registrare un cambio al vertice del ministero per le Politiche Agricole, il quinto dal 2008 ad oggi. Le conseguenze – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – sono la conferma di una totale mancanza di una strategia che sappia incidere nel corso degli anni, nonché la dimostrazione di come il ministero per le Politiche Agricole sia stato e rimane oggetto di spartizioni politiche lontane dagli interessi del mondo agricolo. Il nostro auspicio è che si proceda quanto prima alla nomina di un ministro dalla indubbia competenza. Il compito del presidente del Consiglio Enrico Letta – continua Tiso – è quello di dare finalmente un segnale di discontinuità con il passato e di nominare un ministro di prestigio a capo di un settore strategico per il paese. Quello che gli operatori del primario nostrano temono – conclude Tiso – sono i contatti che certamente si stanno verificando da diverse ore per proporre una nomina vicina, non solo ai partiti, ma anche a specifiche organizzazioni di categoria che, pur non assumendosene il carico, sono comunque corresponsabili del declino dell’agricoltura italiana.

De Girolamo: Moncalvo (Coldiretti), all’agricoltura 5 ministri in 5 anni – Ringraziamo Nunzia De Girolamo per  il lavoro svolto con passione ed impegno alla guida del Ministero dell’Agricoltura dove occorre superare al piu’ presto questa fase di incertezza dopo che sono già cambiati alla guida del Dicastero ben 5 Ministri negli ultimi cinque anni. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare l’annuncio di dimissioni da parte del Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo. E’ iniziato un anno determinante per l’attuazione della riforma della politica agricola europea (Pac) e per l’appuntamento dell’Expo e l’agricoltura italiana – conclude Moncalvo – ha bisogno subito di un riferimento istituzionale stabile e credibile.

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