La buona annata. Olio toscano Igp, cala la produzione ma aumenta la qualità

La produzione di olio extravergine Toscano IGP si attesta nel 2015 sui 30-35mila quintali, in seguito alla flessione della quantità di olio prodotta in totale nella regione, stimata intorno ai 140-150 mila quintali, con un calo di circa il 20% rispetto alla media regionale. Sono i dati forniti a Milano dal Consorzio Olio extravergine di oliva Toscano IGP, che ha presentato oggi la sua campagna.

Annata buona dopo il buio del 2014 Dopo il raccolto rovinoso del 2014, il caldo e il corretto apporto idrico delle piante nell’estate 2015 hanno permesso seppur in modo non omogeneo di superare il forte stress causato dalla calda estate. Secondo il presidente del Consorzio, Fabrizio Filippi, dal punto di vista qualitativo l’annata «sarà buona, grazie ad una quasi totale assenza di attacchi significativi della mosca dell’olivo, nefasta protagonista della scorsa campagna. Certamente la strada è ancora in salita perché saltare un raccolto si traduce palesemente in gravi perdite economiche nel bilancio,ma siamo positivi su una ripresa ancora più vigorosa di uno dei prodotti iconici della Toscana». Per Filippi la crisi del 2014 deve servire a favorire «un nuovo approccio all’olivicoltura, perché solo con interventi strutturali si può creare un circolo virtuoso che crei opportunità di lavoro e dia valore al nostro straordinario prodotto. La Toscana – ha concluso Filippi – produce il 3% dell’olio nazionale e certifica il 50%, una proporzione straordinaria che costituisce l’eccellenza nel settore della denominazione. L’eredità di Expo si vede ora, da quanto riusciremo a salvaguardare il nostro agroalimentare autentico, che per una bella fetta di Paese può essere la leva per ripartire».

 

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