Consorzio Produttori Carne Bovina Pregiata delle Razze Italiane

Il Consorzio nasce nel 1982 per iniziativa di un gruppo di produttori con lo scopo di tutelare e promuovere la commercializzazione delle carni derivate dai bovini delle cinque razze italiane pregiate (Chianina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana e Podolica), il C.C.B.I. (Consorzio Produttori Carne Bovina Pregiata delle Razze Italiane) già chiamato "5R", è un Ente senza scopo di lucro riconosciuto con decreto Ministeriale del 5 luglio 1984. Il Consorzio tutela la produzione della maggioranza degli allevatori bovini delle razze pregiate italiane da carne e controlla la distribuzione attraverso macellerie convenzionate dislocate in tutto il territorio italiano.

L’Etichettatura ai sensi del Reg. CEE 1760/2000 – Il disciplinare consente di etichettare le carni provenienti da capi di razza Chianina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana e Podolica nati, allevati e macellati in Italia. Il sistema di etichettatura prevede che gli animali vengano tracciati dalla nascita alla macellazione tramite la base dati del Consorzio stesso alla quale affluiscono le informazioni provenienti dal Libro Genealogico delle razze e dai rilevamenti effettuati dai tecnici del consorzio stesso. Al momento della macellazione un Ispettore incaricato dal CCBI provvede ad effetture il controllo di identità del bovino ed alla verifica dei requisiti previsti dal disciplinare. In caso positivo il capo viene marchiato a fuoco con i marchi consortili e viene prodotto un supporto informatico che verrà inviato alla macelleria destinataria. Le macellerie associate, che vendono carni etichettate, sono dotate di una bilancia etichettatrice che è in grado di recepire le informazioni dal supporto informatico prodotto al macello. La bilancia ad ogni vendita registra i quantitativi di carne in uscita e provvede all’emissione di uno scontrino contenente tutte le informazioni relative alle carni acquistate (Razza, sesso, data di nascite e di macellazione, azienda di allevamento, macello, numero del documento di identità compilato dall’esperto dell’organizzazione che ha effettuato la marchiatura del capo). Una volta terminato il quantitativo di carne ricevuto dalla macelleria la bilancia elimina dalla sua memoria i dati del capo terminando quindi l’etichettatura. In questo modo il consumatore può accertare la provenienza delle carni acquistate.

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