Olio Evo fuori dall’anonimato. Serve una Carta dell’olio per educare il consumatore

Confagricoltura ha celebrato la “Giornata mondiale dell’olio di oliva” indetta dal COI con un importante evento che si è svolto al “Cooking for Art  Milano”. Al ristorante Lume – nell’ambito del complesso polifunzionale W37 che ospita “Cooking for Art” – esperti nutrizionisti, panel leader e ristoratori hanno discusso dei diversi aspetti  dell’olio extravergine di oliva (EVO).

olio_30.jpgFavorisce il benessere «L’olio  EVO – ha detto il professor Luca Piretta, gastroenterologo e docente universitario – ha un ruolo determinante e caratterizzante nella dieta mediterranea, che è un modello alimentare scientificamente validato per favorire il benessere e prevenire le malattie tumorali, cardiovascolari e neurologiche. L’ EVO ha una funzione nutraceutica e, tra l’altro, sembrerebbe avere anche un effetto inibitorio sulla crescita dell’Helicobacter Pylori , il batterio responsabile dell’ulcera e della gastrite; certo gli studi in corso richiedono ulteriori conferme, però il tema è all’attenzione della comunità scientifica».

Carta degli oli Dal canto suo l’esperto di olio EVO  e capo panel del COI, Gino Celletti, ha guidato una degustazione di oli in abbinamento con le pietanze preparate  dagli chef stellati Luigi Taglienti e Tano Simonato. «Abbiamo fatto toccare con mano – ha osservato Celletti –  come sia importante conoscere le caratteristiche dei diversi extravergini ed il loro differente utilizzo per esaltare sapori e pietanze, pure dell’alta gastronomia. Da ciò l’importanza di una ‘carta degli oli’ che faccia uscire l’extravergine dall’anonimato e ne esalti le peculiarità intrinseche».

olio_29_1.jpgSinergia ristoratori e agricoltori Il presidente della Federazione nazionale di prodotto Olivicoltura Donato Rossi ha rimarcato come «la Carta degli Oli non possa mancare soprattutto nel mondo dell’alta ristorazione; con essa gli oli si possono presentare nel modo più congeniale al consumatore, si raccontano. Ristoratori ed agricoltori devono lavorare in sintonia e sinergia per  valorizzare l’eccellenza dell’EVO italiano ed educare il consumatore». «Il settore dell’olio di oliva – ha quindi concluso il rappresentante di Confagricoltura – con oltre un milione di ettari olivetati e oltre 800 mila aziende, nonché un notevole import-export, necessita di essere rilanciato e sostenuto in tutte le fasi: dall’incremento della capacità produttiva (le ultime stime di produzione evidenziano l’annata di forte “scarica” con una riduzione del 50 per cento del volume prodotto che non arriverà a 250 mila tonnellate), fino al supporto al mercato (con attività di promozione e informazione al consumatori) che possa aiutare i produttori a ottenere un prezzo più  remunerativo per i loro oli. Non si può attendere ulteriormente, il governo deve attivare tutte le misure per rilanciare il settore, che attende ormai da due anni il piano olivicolo”.

L’OLIO DI OLIVA (a cura del Centro Studi Confagricoltura)

struttura  
aziende agricole (n) 825.000
superficie (ha) 1.075.000
ha/azienda (ha) 1,3
frantoi attivi (n) 4921
imprese industriali (n) 220
offerta
produzione  stimata 2016 (000 t) 243 (-48,8%)
peso produzioni a denominazione (% q) 2
scambi con l’estero  
import          (000 t) 581
export          (000 t) 361

 

 

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