Piano straordinario invasi. Intesa sul Decreto, c’è il via libera delle Regioni

Via libera, da parte delle Regioni, all’intesa sul  decreto relativo al  piano straordinario per la realizzazione di interventi urgenti nel settore idrico. La Conferenza delle Regioni Infatti ha infatti dato il proprio assenso al provvedimento nel corso della Conferenza Unificata dell’8 novembre dopo aver preso atto dell’impegno, verificato con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad integrare gli interventi ammessi al finanziamento a seguito delle ulteriori istruttorie, su sollecitazione della Regione Basilicata, fino alla concorrenza di tutte le risorse attualmente disponibili per il Piano Straordinario Invasi.
Le Regioni in un documento (consegnato al governo e pubblicato sul portale www.regioni.it) hanno anche chiesto l’apertura di un tavolo tecnico politico con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e con il Ministero delle politiche agricole per avere un quadro completo delle risorse finanziarie per la elaborazione del Piano generale e per condividere i criteri con i quali attribuire nel futuro le risorse che si renderanno disponibili ai diversi territori, tenendo presente un auspicabile riequilibrio. Anche l’ANCI ha espresso l’avviso favorevole all’intesa, chiedendo che al Tavolo tecnico-politico chiesto dalle Regioni partecipino anche propri rappresentanti.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha accolto sia le richieste delle Regioni e che quelle dell’Anci. Dunque è stata unanime l’intesa, raggiunta in Conferenza Unificata, sul Piano Nazionale Invasi  riguardante bacini multifunzionali, nonché il risparmio d’acqua per usi agricoli e civili: circa 250 milioni destinati alla realizzazione di 30 opere, mentre altre 7, seppur finanziabili, “restano in lista d’attesa”.
Soddisfazione è stata espressa dall’Associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue (Anbi). “Dopo i 450 milioni sbloccati dal Piano Irriguo Nazionale e dal Fondo Sviluppo e Coesione è un ulteriore passo per migliorare la resilienza dei territori alle violente conseguenze dei cambiamenti climatici, costate 30 vite nelle settimane recenti. Anche in questo caso, i Consorzi di bonifica confermano l’efficienza delle proprie strutture tecniche, potendo contare su progetti con iter procedurali gia’ svolti”: questo, il commento di Francesco Vincenzi, presidente Anbi che prosegue: “Il nostro sentito grazie va all’impegno profuso dal Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, convinto sostenitore della necessita’ di nuove infrastrutture per la prevenzione idrogeologica, capaci di abbinare la salvaguardia dagli allagamenti alla necessita’ di creare riserve idriche per i momenti di siccita’, svolgendo anche importanti funzioni ambientali”.Tra gli interventi finanziati, 19 progetti sono esecutivi e 11 definitivi. Il Piano verra’ adottato con Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo; si procedera’ quindi alla stipula delle convenzioni con i soggetti attuatori, dando priorità agli interventi gia’ cantierabili. Si riporta di seguto la posizione espressa dalla Regioni in occasione della Conefrenza Unificata dell’8 novembre.
Posizione sullo schema di decreto del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, recante il piano straordinario per la realizzazione di interventi urgenti nel settore idrico
Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 523 e comma 516, della legge 27 dicembre 2017, n.205
Punto 1) O.d.g. Conferenza Unificata
La Conferenza delle Regioni esprime intesa sull’ultima stesura del provvedimento a fronte dell’impegno, già verificato con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad integrare gli interventi ammessi al finanziamento a seguito delle ulteriori istruttorie da ultimo intervenute, su sollecitazione della Regione Basilicata, fino alla concorrenza di tutte le risorse attualmente disponibili per il Piano Straordinario Invasi.
La Conferenza chiede altresì l’apertura immediata di un tavolo tecnico politico con il MIT e con il MIPAAFT per avere un quadro completo delle risorse finanziarie per la elaborazione del Piano nazionale di interventi per il settore idrico  e per condividere i criteri con i quali attribuire nel futuro le risorse che si renderanno disponibili ai diversi territori, tenendo presente un auspicabile riequilibrio.
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