Questione di forme, il Gorgonzola Dop conquista i mercati esteri. Tutela e vigilanza le priorità

Stefano Fontana - Direttore Consorzio Tutela Formaggio Gorgonzola

Un’eccellenza italiana in forte espansione anche sui mercati esteri ma che necessita di essere difeso oltreconfine dai prodotti similari e addirittura dai falsi. È il Gorgonzola Dop, il re degli erborinati di casa nostra dal gusto inconfondibile e dalla versatilità in cucina.

Dal 1970 il Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola Dop monitora e vige sui processi di produzione contribuendo alla promozione in tutto il mondo. Il Consorzio sarà presente a Siena il 5 febbraio per il Kickoff di Qualivita in cui si farà il punto sulle indicazioni geografiche e sulle opportunità di crescita del sistema delle denominazioni.

Ad agricultura.it il direttore del Consorzio Stefano Fontana.

Quale è il suo bilancio dell’anno appena trascorso? «Nel 2018 sono state prodotte 4.849.303 forme di Gorgonzola dop, il 2,46% in più rispetto al 2017. Una tendenza di crescita che conferma il trend positivo degli sforzi rivolti alla tutela del prodotto nei confronti del consumatore. Anche l’export che a settembre 2018 (fonte clal) con un più 3% rispetto al 2017, dà un’ulteriore conferma di un prodotto molto amato all’estero».

Quale è la prospettiva per il 2019? «Anche per il 2019 continuerà la costante tutela del Gorgonzola dop, che grazie anche alle aziende associate è ormai presente in 76 stati sovrani. Una presenza che richiede continui sforzi di tutela e vigilanza nei confronti dei prodotti similari che sfruttandone la notorietà, ma non certamente le peculiarità, cercano di imporsi sui mercati».

Sfide e priorità. Quali per il Gorgonzola dop? «Le nuove sfide saranno quelle di allargare ancora di più la penetrazione del Gorgonzola dop sui mercati di tutto il mondo».

Come si può rafforzare il sistema delle Indicazioni Geografiche, tema al centro del Kickoff Qualivita il 5 febbraio a Siena? «Il sistema delle Indicazioni Geografiche affronta quotidianamente continue sfide, dalla tutela nei confronti del consumatore agli accordi internazionali e altre ancora e data l’importanza dell’intero comparto dei prodotti DOP e IGP, per garantire lo sviluppo del settore e la continua crescita dell’economia del nostro paese, necessitiamo ora più che mai di un’unica Direzione Generale interamente dedicata al comparto delle IG. Solo così saremo più forti verso un sistema globale che invece cerca di indebolirci».

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