David Cilli, l’enologo partito da Montalcino per fare grandi vini in Napa Valley. Il suo Cabernet Sauvignon sul tetto del mondo

david cilli

BUONCONVENTO (SI) – Dai vigneti di Montalcino alla conquista del mondo del vino.

Intanto la sua ultima creatura, il Promontory 2013, un Cabernet Sauvignon con cinque anni di invecchiamento, prodotto dalla Promontory, la gemella della Harlan Estate, grande azienda della Napa Valley territorio vitivinicolo per eccellenza in California, è stato premiato come miglior vino nella esclusiva classifica di “Best of the Best 2019” di Robb Report. Una bottiglia viene venduta a 895 dollari, circa 785 euro, per intendersi.

Lui è David Cilli, enologo, nato 39 anni fa a Buonconvento, e da qualche anno vive negli Stati Uniti, insieme alla moglie Flavia Martini, di San Quirico d’Orcia.

Tutto è nato quando David frequentava l’Istituto tecnico agrario di Siena. «Fu proprio durante un tirocinio fatto a Montalcino nella Tenuta Caparzo, nel 1998, che mi sono innamorato del fare vino» racconta Cilli.

Poi la laurea in Viticoltura ed enologia a Firenze: «​Ho fatto alcune vendemmie a Caparzo durante e dopo l’Università, poi – continua – sono andato in Australia e tornato a Montalcino per lavorare con un consulente di aziende del vino. Questo mi ha consentito di continuare a viaggiare e conoscere realtà diverse dalla nostra. Fino al 2011, quando ho sentito l’esigenza di prendere la mia strada e sono tornato a fare esperienze in giro per il mondo, tra cui Borgogna e Champagne in Francia, poi ho lavorato in Argentina, fino a Napa, dove lavoro ed abito con mia moglie».

Affermarsi in una realtà ed un settore competitivo, come quello del vino negli Usa; non poche le difficoltà: «In Italia è molto più difficile incontrare qualcuno che ti dia un’opportunità se non sei già affermato. Qui a Napa sono arrivato come un semi sconosciuto, ma nonostante questo mi hanno ascoltato, responsabilizzato e dato la possibilità di esprimermi. Sono due modi di pensare – spiega Cilli – con storia e cultura differenti. In America ti danno l’opportunità e tu devi dimostrare di essere all’altezza; mentre in Italia, prima devi meritarti la fiducia, ma ci vuole molto più tempo».

Intanto una bella soddisfazione, con il Promontory 2013, a base di Cabernet Sauvignon: «E’ stato un grande risultato per tutti noi, in primis per la famiglia Harlan che ha creduto ed investito in questa proprietà e su di me. Promontory 2013 è figlio di una proprietà dal carattere unico e di un’ottima annata».

Ed il futuro professionale? «L’Italia e gli italiani ci mancano tanto – conclude Cilli – ma per ora siamo qua, poi vedremo».

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