Coronavirus. Maggiore resilienza ai contagi nei territori rurali? Gloria Minarelli (agronomo): il caso Ferrara lo farebbe pensare

Ogni giorno scorro la statistica elaborata della Protezione civile e del Ministero della Sanità sull’andamento dei contagi nel nostro Paese. Lo sguardo corre immediatamente sulla situazione, grave, dell’Emilia Romagna e poi sulla riga della città di Ferrara, per aver fortunatamente un pensiero ottimistico e di speranza.

Certamente ognuno di noi porta con sé una propria forma mentis, e la mia di Dottore Agronomo dedicato allo sviluppo socio-economico delle aree rurali, mi ha fatto pensare alle caratteristiche del territorio ferrarese, alla vocazione alle attività dell’agricoltura e della pesca, che credo stiano dimostrando un importante condizione di resilienza al contagio e risorsa per tutti.

L’impegno dei cittadini e l’isolamento strutturale socio-economico, ha avuto certamente un importante ruolo in queste settimane, consentendo un ragionevole contenimento dei contagi da Coronavirus a Ferrara.

Consultando il documento dell’Osservatorio di economia – edito nel 2019 dalla Camera di Commercio, Agricoltura, Artigianato e Industria di Ferrara “Il sistema territoriale della Provincia di Ferrara e il suo posizionamento” Indicatori anno 2018 – si evince che la percentuale d’imprese nel settore agricoltura a Ferrara è del 24,4% il più alto fra le province in regione Emilia Romagna (segue Ravenna con il 20% e ultima Rimini con il 7,3%) rispetto ad una media nazionale del 14,4%.

Il dato è confermato dalle cifre degli Occupati per settore agricoltura, pesca e silvicoltura (forze lavoro Istat) che presentano un consolidamento negli ultimi tre anni (in migliaia di unità) da 10,5 nel 2016, 9,3 nel 2017 e 10,3 nel 2018.

Infine la variazione percentuale del valore aggiunto da anno 2017 a 2018 per Ferrara è in totale di 1,6% (rispetto al valore regionale di 2% e nazionale dell’1,7%) con un’attribuzione al settore agricoltura, silvicoltura e pesca del 6,1%, il più alto in Regione Emilia-Romagna che presenta, per lo stesso settore produttivo, una media del 2,5%; la media nazionale è invece del 2,1%.

La lettura di questi numeri di natura economica, insieme alla densità abitativa di 131,1 abitanti per kmq, (Bologna 274,1, Milano e provincia 2.063,0 abitanti/kmq ) da contezza della realtà fortunata di Ferrara in questo periodo e speriamo anche di un’affermazione socio-culturale nel futuro.

Mi auguro quindi che oltre al prioritario Settore medico e sanitario si possa riconoscere anche il ruolo fondamentale delle politiche che sostengono l’agricoltura e la pesca, la struttura sociale nelle aree rurali, il contrasto allo spopolamento delle aree territorialmente più fragili, e con uno sguardo alla Regione Emilia-Romagna e al nostro Paese, sia quelle di pianura e costiere, sia quelle remote di collina e montagna.

La campagna, gli spazi aperti, sono condizioni essenziali; non solo di resilienza e contrasto al contagio in questo periodo ma fonte di benessere, quando dovremmo riprendere con cautela la frequentazione di aree ricreative all’aperto.

Negli anni abbiamo visto lo sviluppo di sistemi economici complementari nelle imprese del settore rurale, come la multifunzionalità e i servizi di ospitalità; ora, in questa fase di forzato cambiamento delle abitudini, è tempo di rivedere modalità e regole per la fruizione delle aree agricole e dei paesaggi-benessere, la vita all’aria aperta, un valore inestimabile per tutta la comunità.

GLORIA MINARELLI Dottore Agronomo, si laurea in Scienze Agrarie all’Ateneo di Bologna nel 1995 con profilo di “Tutela ambientale e pianificazione del territorio”.

Si occupa di processi di valorizzazione del territorio e delle filiere, per la creazione di favorevoli dinamiche socio-economiche nel settore rurale.

Interpretando norme europee, nazionali e politiche per la sostenibilità, applica modelli di economia territoriale in ambito rurale e forestale. Opera in progetti di cooperazione internazionale e regionale in team inter-professionali.

Fra le esperienze maturate vi sono anche l’appartenenza ad alcuni Comitati Scientifici per la tutela del paesaggio e dell’ambiente, docente in numerosi percorsi di Master, docente a contratto all’Università di Ferrara e relatrice in numerosi seminari a livello nazionale ed internazionale.

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