Coronavirus. Cia, bene riapertura agriturismi. Ora interventi ad hoc dopo mesi di fermo

Si riaprono finalmente le porte degli agriturismi italiani con la pubblicazione di una FAQ sul portale http://www.governo.it/it/faq-fasedue in merito alle misure adottate con il DPCM dello scorso 26 aprile.

Le sollecitazioni delle ultime settimane da parte di Cia-Agricoltori Italiani hanno, infatti, permesso la revisione della precedente impostazione del Governo, che sembrava aver dimenticato queste strutture. Gli agriturismi potranno, quindi, ospitare le persone autorizzate agli spostamenti e fornire loro i pasti, nel rigoroso rispetto delle misure dettate per contrastare la diffusione del Coronavirus. Si tratta di strutture collocate perlopiù in località di campagna o montagna e sono perfettamente in grado di evitare la formazione di pericolosi assembramenti.

Cia chiede ora al Governo di intervenire con provvedimenti ad-hoc che garantiscano il ristoro dei danni causati dal fermo di questi due mesi, concisi con il pieno della stagione primaverile e delle festività pasquali, che registrano tradizionalmente il picco delle prenotazioni.

Cia interverrà anche nella fase di stesura del nuovo decreto per favorire con un piano di rilancio tutto il settore del turismo rurale, che è composto da 24mila aziende e ospita annualmente 160mila turisti. Il sistema agrituristico italiano è custode di un importante patrimonio di valori e tradizioni tra i più rappresentativi del nostro Paese, grazie a operatori che fanno impresa puntando sulla tutela e la promozione dell’agricoltura e delll’agroalimentare Made in Italy. Per questo e per il grande contributo alla promozione del turismo è giusto ricevano attenzione nella definizione delle strategie economiche per la ripresa delle attività produttive.

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