Fondo nazionale per le foreste, verso il recovery fund. Uncem: “Necessari fondi per gestione sostenibile”

Ritorna a essere finanziato il “Fondo nazionale per le foreste”, previsto dalla legge forestale. 11 milioni di ettari di bosco hanno bisogno di investimenti, non solo delle Regioni e del Psr.

Deve essere lo Stato a investire, come previsto dal Codice forestale nazionale e come sancito nell’intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni sul Fondo per le foreste italiane 2019 e sulla ripartizione di quello 2020-2021. Si tratta di 2 milioni di euro del 2019 a cui si aggiungono 1,7 milioni del 2020. Dal 2021 saranno 5 i milioni di euro l’anno disponibili. Un punto fermo, al quale agganciare altre importanti risorse anche grazie al Recovery Fund, sul quale Uncem ha fatto una serie di puntuali proposte.

Lo stanziamento sul 2020 e sul 2021 di 1.720.000 euro punta a sostenere il progetto Mipaaf relativo a informazione e formazione professionale per il settore forestale italiano denominato “For.Italy”, e guidato dalla Regione Piemonte in base all’accordo già condiviso con tutte le Regioni. Un progetto rilevante, che mira a definire un unico standard formativo nazionale per “Istruttore forestale”, riducendo e contemperando, così, il divario esistente in tema di qualificazione del capitale umano e imprenditoriale in particolar modo tra le diverse regioni, per raggiungere livelli omogenei di formazione e crescita professionale degli operatori e delle imprese forestali in tutte le aree territoriali del Paese. Fondamentale poi il lavoro sulla “Carta forestale d’Italia”, per capire i migliori e i più efficaci modelli gestione delle foreste italiane, 11 milioni di ettari di superficie. Importante il lavoro e gli investimenti per la piena attuazione del Codice forestale e della relativa Strategia forestale nazionale alla quale Uncem anche sta lavorando, sotto la guida del Mipaaf. “Il Recovery Plan, sulle foreste, deve dare un segnale forte – sottolinea Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem – Ci stiamo lavorando. Servono strategie, e già le abbiamo, e risorse. Un mix perfetto per un green new deal che veda gli Enti locali protagonisti d’intesa con le imprese, nel costruire filiere intelligenti e sostenibili”.

 

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